“A voi elettori che siete chiamati a votare su Rousseau, ricordo che il Movimento in modo molto chiaro aveva detto, prima delle elezioni, che se non avesse avuto la maggioranza in Parlamento avrebbe realizzato il programma con chi fosse stato disponibile a farlo. Non tenere in un cassetto queste idee e questi sogni per realizzare il Paese che vogliamo”. In una diretta Facebook di circa 7 minuti, il premier incaricato Giuseppe Conte fissa i punti salienti del governo del quale si è dichiarato “il primo responsabile”, e si rivolge direttamente al Movimento.
Le sue parole arrivano dopo l’incontro di oggi a Palazzo Chigi coi vertici M5s e Pd. Il presidente del Consiglio ha osservato come ai capi politici venga chiesto di rimanere “concentrati sul perseguimento del bene comune”, poi si è detto consapevole della “grande opportunità” di fronte alla quale si trova insieme ai ‘capi politici’ del Movimento cinque stelle, Luigi Di Maio, e del Pd, Nicola Zingaretti: “migliorare l’Italia e fare il bene del Paese”.
Conte parla di “consonanza tra Movimento cinque stelle, Pd e altre forze di centrosinistra” registrata in questi giorni di consultazioni, a partire da una manovra economica con “al centro il lavoro” e dal miglioramento del settore dell’istruzione. Poi, “dialogo franco ma deciso” in Europa, sviluppando i negoziati per superare la convenzione di Dublino sull’immigrazione clandestina. Il premier si dice al lavoro per una squadra di governo “autorevole ed efficiente”.
In diretta Facebook anche Di Maio, che scioglie definitivamente il nodo del doppio vicepremier. “Abbiamo saputo che il Pd ha fatto un passo indietro rinunciando al suo vicepremier, e quindi il problema non esiste più – dice Di Maio -. Se ci avessero ripensato prima, non ci sarebbe stato neanche questo inutile dibattito”. “I fatti, non le parole”, prosegue il leader dei pentastellati, ribadendo di voler procedere ai due tagli più attesi, quello di 345 parlamentari e quello delle tasse per lavoratori e imprenditori. Poi avvalora la tesi di Conte: è sempre stato chiaro che il governo si dovesse realizzare, appunto, con le forze disposte. “Non c’è un voto giusto o un voto sbagliato, ci sono le vostre idee”, afferma infine Di Maio rivolgendosi ai votanti su Rousseau.
Il clima pre riunione. “Io credo che Giuseppe Conte sia il premier migliore che l’Italia possa avere in questo momento e penso che la Lega abbia avuto l’occasione di governare con noi e ha deciso di sprecare un’occasione storica – ha detto Di Maio -. Io adesso guardo avanti, a un governo nel quale, se saranno rispettati i temi e i programmi, potremo fare bene per l’Italia”. “Auspichiamo che si faccia presto e si faccia bene”, ha tagliato corto il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, arrivando a Palazzo Chigi per l’incontro. Il suo omologo tra le file dei Cinque stelle, Francesco D’Uva: “Cosa voterò? Mi sembra ovvio, ho lavorato sul programma che oggi cerchiamo di chiudere e di portare a Palazzo Chigi, un progetto post ideologico che non è né di destra né di sinistra ma che si basa sulle cose che si fanno e che appunto sono alla base del programma”.
“Mi aspetto che gli iscritti non pensino a categorie come destra e sinistra ma guardino alle cose che si fanno e a questo progetto post ideologico”, ha aggiunto D’Uva, riferendosi al voto sulla piattaforma Rousseau in programma per domani. Dalle 9 alle 18, gli iscritti al Movimento – da almeno sei mesi e con documento certificato – risponderanno “sì” o “no” a un quesito chiaro: “Sei d’accordo che il Movimento 5 Stelle faccia partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?”, si legge on line. Il capogruppo M5s al Senato, Stefano Patuanelli, aveva detto a Radio Capital: “Se dovessero prevalere i no, il presidente del Consiglio dovrà sciogliere la riserva di conseguenza: in modo negativo. Non vedo alternativa”.
Questa mattina, Di Maio ha incontrato a Palazzo Chigi ministri, vice ministri e sottosegretari del proprio partito, “squadra del Movimento che ha governato per 14 mesi con impegno e dedizione, pensando sempre al bene dei cittadini – si legge sul suo profilo Facebook -. Comunque andrà sono orgoglioso di loro e del lavoro svolto”. Poi Di Maio ha incontrato Alessandro Di Battista, che ha affermato che non svelerà il proprio voto su Rousseau.