CATANIA – Si aprono spiragli per il contenzioso tra Comune di Catania e Sidra. In relazione al debito pregresso di circa 40 milioni – vantati dalla società che gestisce il servizio idrico nei confronti di Palazzo degli elefanti – tra i vulnus maggiori per la tenuta dei conti del Comune e per il quale non si era proceduto alla conciliazione, pare ci siano passi avanti. Le due parti, infatti, hanno stabilito di andare ad arbitrato, richiesta deliberata tempo fa da Sidra, l’assessore competente era ancora Giuseppe Girlando, per poi arenarsi all’avvocatura comunale. Che avrebbe ora dato il nulla osta.
Insomma, sarà un arbitro a decidere la difficile partita, il cui risultato peserebbe sui conti del Palazzo e sul Piano di riequilibrio.”Ci sono delle somme contestate – afferma il presidente della partecipata, Alessandro Corradi – un disallineamento contabile tra i bilanci della Sidra e del Comune. Al fine di addivenire all’accordo, in vista del voto sul bilancio comunale – continua – si procederà ad eseguire la procedura di arbitrato, che dovrebbe chiudere la partita. Per noi significherebbe poter contare su somme certe, eliminare una criticità e avere migliori rapporti con gli istituti di credito”.
Intanto il presidente illustra la situazione finanziaria della società che gestisce il servizio idrico. “Il bilancio del 2015 è stato chiuso in utile – afferma. Attualmente, stiamo provvedendo a ridurre ulteriormente i costi e di efficientare la rete. Stiamo cercando di migliorare il servizio – conclude – e procederemo con gli interventi per la sistemazione del sistema fognario e di smaltimento delle acque”.
