CATANIA – I giovani tra i 18 ed i 34 anni, i laureati, le donne: sono queste le fasce più a rischio per l’inserimento lavorativo a Catania e provincia. E’ uno dei risultati della prima analisi sulla realtà del mercato del lavoro di Catania, riferita ai dati 2012, registrati dal sistema della Comunicazioni Obbligatorie del Ministero del Lavoro e curata dal Servizio XII Centro per l’Impiego.
“Dal report, che analizza il mercato del lavoro regolare – spiega il coordinatore del gruppo di lavoro Massimo Floridia – spicca il mancato utilizzo di tutte le forme contrattuali disponibili per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro (come l’apprendistato, i contratti di inserimento e di solidarietà), rispetto ad un uso generalizzato dell’agevolazione prevista dalla legge n. 407/90, art. 8 c.9. Inoltre, il contratto di lavoro a tempo parziale è utilizzato spesso come nuovo ammortizzatore sociale (le trasformazioni dei contratti di lavoro da tempo pieno a tempo parziale hanno avuto un saldio negativo), e sono sempre maggiori le violazioni in materia di lavoro intermittente e di extracomunitari. Rilevanti i trasferimenti geografici ed i distacchi dei lavoratori”.
Lo studio è stato presentato stamattina a Catania nella sede della Regione Siciliana: l’occasione è stata la sottoscrizione del Protocollo d’intesa per la costituzione dell'”Osservatorio sul Mercato del Lavoro”. Un evento promosso dal Servizio XII Centro per l’Impiego di Catania (ex Ufficio Provinciale del lavoro) diretto da Paolo Trovato. Ad introdurre i lavori, l’assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità Nicolò Marino. Presenti i rappresentanti delle pubbliche Amministrazioni, delle Parti Sociali e degli Ordini professionali della Città di Catania, tra i quali la Provincia, la Direzione Territoriale del Lavoro, l’INAIL, l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Confindustria, Apindustria, Confesercenti, Conferderazione Nazionale Artigiani, Lega Coop, Concooperative, AGCI, Coldiretti, AIC, Confederazione Italiana Agricoltori, CISL, UIL e UGL.
L’osservatorio ha l’obiettivo di mitigare il più possibile gli effetti deleteri della crisi. Il primo incontro sarà convocato dal “Servizio XII Centro per l’Impiego” a febbraio 2013.