Ci sarà un’altra seduta d’allenamento, per decidere quale sarà la formazione giusta per provare a battere l’Udinese dell’ex Guidolin. Bortolo Mutti scioglierà gli ultimi dubbi solo domani mattina quando al Barbera farà sostenere ai suoi un altro test, prima della gara contro i bianconeri: “Abbiamo lavorato sulle soluzioni difensive perché abbiamo delle assenza importanti – ha detto in sala stampa Mutti – sappiamo le qualità offensive dell’Udinese per cui abbiamo lavorato sulla difesa a 3 e su quella a 4. Poi domani mattina vedremo nella rifinitura, dove valuteremo anche le condizioni di Migliaccio. Soluzioni offensive? Se la coperta è corta da una parte non puoi tirarla dall’altra. Con certe squadre abbiamo già pagato dazio in passato. Non possiamo creare condizioni di disagio a una squadra che deve eliminare una certa fragilità difensiva e questo deve essere motivo di lavoro. Di sicuro non faremo mancare le nostre qualità offensive”.
Il pericolo numero uno dell’Udinese si chiama Totò Di Natale: “E’ un elemento trainante e punto di riferimento. Fermando lui faremmo già tanto. L’Udinese però ha diverse risorse rinnovabili, è un complesso che gioca un bel calcio- aggiunge in sala stampa l’allenatore rosanero – sensazioni della vigilia? Le stesse di tutte le altre partite. Noi dobbiamo essere sul pezzo e non farci condizionare da altre cose. Noi giochiamo sempre per vincere”.
In settimana una mano l’ha data anche Christian Panucci; Mutti spende parole d’elogio per l’ex calciatore: “Lo stimavo già tanto come calciatore. Adesso penso che questa sia un’esperienza molto importante e formativa. Come persona non si discute, si è messo a disposizione e il suo impatto è stato di grande disponibilità. Ha personalità ed è un inserimento importante nella pianta organica del Palermo. E’ chiaro che questa è una realtà impegnativa, per lui è davvero importante questa esperienza”. Infine sul risultato della scorsa stagione, lo 0-7 che tanto fa male: “Dobbiamo pensare alla partita di domani, non al passato. Ha ragione Guidolin, fa solo parte della storia. Non facciamoci carico anche di questo problema visto che abbiamo già i nostri”.