Il N.I.T. – Nucleo Investigativo Telematico – con l’ausilio di trecento militari dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, è impegnato in una vasta operazione internazionale contro la pedofilia on line, scaturita da una denuncia di Telefono Arcobaleno. Quattro arresti e cinquantasette perquisizioni in quindici regioni: è questo il bilancio ancora provvisorio dell’operazione “Veritate”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa.
A Milano è stato arrestato un cinquantenne, dirigente di una nota industria dolciaria; a Vicenza è finito in manette un impiegato di 49 anni; a Torino un uomo di 31 anni, impiegato di un’azienda privata, e a Siracusa è stato arrestato un uomo di 32 anni. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal gip Tiziana Carrubba, l’accusa è di produzione di materiale pedopornografico.
Decisiva è stata l’acquisizione e l’elaborazione dei dati telematici trasmessi al NIT dall’Interpol della Polonia, tramite il centro Interpol di Lione. Il vasto traffico internazionale di film pedofili segnalato da Telefono Arcobaleno al NIT ha attivato due anni fa una serie di fascicoli investigativi tutti riguardanti un genere che gli inquirenti definiscono “abominevole di abusi sui bambini”, ovvero “il sadismo pedofilo, il quale si pone al di fuori della normale portata dell’uomo, per i suoi connotati di sofferenza, dolore, umiliazione e terrore, e per la tenera eta’ delle vittime, di quattro o cinque anni”.
Numerosi gli utenti italiani, tutti identificati dal NIT, che divulgavano attraverso internet i film pedofili riguardanti le torture sui bambini. Cinquantasette le perquisizioni in Veneto, Lombardia, Sicilia, Campania, Lazio, Emilia, Toscana, Liguria, Puglia, Piemonte, Sardegna, Marche, Abruzzo, Calabria, Friuli, a dimostrazione che il fenomeno riguarda ormai l’intero territorio nazionale. Centinaia di migliaia le fotografie e i video pedofili sequestrati.
L’ampio scenario investigativo ha evidenziato una notevole incidenza di utenti italiani dediti alla diffusione e allo scambio di pedopornografia sul web, un’incidenza in crescita rispetto ai dati precedentemente riscontrati dal NIT nell’ambito di analoghe investigazioni telematiche, e l’aumento in termini assoluti della presenza di materiali pedopornografici nella rete. Un mercato che genera volumi di traffico assai rilevanti a dispetto dell’atrocita’ dei suoi contenuti.