BARRAFRANCA. Assolto con formula piena. La Corte d’appello di Caltanissetta ha confermato la sentenza con cui l’ex capo dell’ufficio tecnico comunale Giuseppe Zuccalà è stato assolto dall’accusa di corruzione. Zuccalà era accusato di aver accettato la promessa di somme di denaro da un figlio del defunto boss Raffaele Bevilacqua.
Il figlio di Bevilacqua, secondo l’accusa, gli aveva chiesto di favorire l’impresa che si aggiudicò gli appalti per i lavori in una scuola e per la manutenzione degli impianti termici del Comune. Quell’imprenditore poi, a sua volta – questa era l’ipotesi della Procura distrettuale di Caltanissetta – avrebbe dovuto provvedere a pagare sia il funzionario che il figlio del boss.
Arrestato e subito scarcerato
Il geometra Zuccalà fu anche arrestato ai domiciliari nell’ambito dell’operazione Ultra e immediatamente scarcerato dal Riesame. A distanza di 4 anni esce pienamente assolto pure in appello. La sentenza di primo grado era stata emessa dal Gup di Caltanissetta.
Secondo fonti di difesa – è assistito dagli avvocati Gabriele Cantaro e Boris Pastorello – già il Tribunale di Libertà, nel disporne l’immediata scarcerazione, aveva preso atto, sulla scorta di una copiosa documentazione prodotta, la regolarità delle procedure di assegnazione di quei lavori.
La sospensione dal servizio
Nel corso delle indagini, i commissari del Comune di Barrafranca, i cui organi politico-amministrativi intanto sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose, lo hanno sospeso dal servizio. Barrafranca è stato il primo comune della provincia sciolto per mafia. Poi la Dda di Caltanissetta ha chiesto il rinvio a giudizio e la difesa ha chiesto il rito abbreviato. Il resto è storia recente, ovvero la sentenza emessa ieri dalla Corte d’appello di Caltanissetta.
“L’assoluzione conferma l’operato lineare del nostro assistito – sottolineano gli avvocati Cantaro e Pastorello -. In appello la magistratura requirente aveva prodotto la sentenza del processo principale, ma è stata esclusa ogni responsabilità per il geometra Zuccalà, che ne esce senza alcuna macchia. Tutte le ulteriori minuziose indagini svolte dalla Procura Distrettuale di Caltanissetta non hanno evidenziato manchevolezze di sorta nell’operato del responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Barrafranca”.