CATANIA – Catania aspetta di conoscere il nome del nuovo Procuratore capo della Repubblica. La poltrona lasciata ormai da oltre 9 mesi da Giovanni Salvi (Pg di Roma) andrà a uno dei nove nomi che si sono candidati lo scorso ottobre. A febbraio sembrava ormai una questione di giorni la nomina da parte del Consiglio Superiore della Magistratura. Invece al momento non vi è stata nemmeno un’indicazione (ufficiale) sui “favoriti” alla corsa. La sfida però sembra arrivata a un testa a testa tra due nomi della magistratura siciliana.
La sfida potrebbe essere vinta all’interno dello stesso Palazzo di Giustizia di Catania, perchè il naturale erede di Giovanni Salvi dovrebbe essere Carmelo Zuccaro, attualmente procuratore aggiunto della Procura di Catania e coordinatore del pool di magistrati della Dda che si occupano del contrasto a cosa nostra catanese. Zuccaro è stato “il braccio destro” del pg di Roma negli anni che ha guidato il lavoro degli uffici giudiziari di Catania. Zuccaro, insomma, rappresenta la continuità dell’impronta (soprattutto organizzativa) lasciata dallo “straniero” Giovanni Salvi.
Fortissima è anche la candidatura di Alfredo Morvillo, attuale procuratore di Termini Imerese. Il fratello di Francesca Morvillo (cognato del giudice ucciso dalla mafia Giovanni Falcone) sarebbe addirittura in vantaggio (di pochissimo sul procuratore aggiunto catanese) secondo alcune fonti romane. Una sfida, quindi, sul filo del rasoio.
L’altro sfidante alla corsa alla Procura di Catania è Amedeo Bertone, procuratore aggiunto a Catania. Nella lista compare anche il nome di Carlo Caponcello, sostituto della Direzione Nazionale Antimafia. Ma il magistrato è in pole position per affiancare Salvatore Scalia alla Procura Generale di Catania, nel ruolo di avvocato generale. Completano la lista Carmelo (Lello) Petralia, attuale procuratore di Ragusa, Francesco Puleio, sostituto a Ragusa, Vincenzo Barbaro della Dda di Messina e Ignazio Fonzo, procuratore aggiunto di Agrigento. Gli addetti ai lavori parlano di buone possibilità di nomina per Fonzo, ma per il ruolo di procuratore aggiunto. Unica donna in sfida Annamaria Palma, sostituto procuratore generale di Palermo.
Sullo sfondo della nomina a Procuratore capo della Repubblica di Catania si sono svolte le elezioni del comitato direttivo centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati. A voler analizzare i risultati delle urne la candidatura di Carmelo Zuccaro ne esce rafforzata. Unicost (che appoggia la candidatura dell’aggiunto catanese) ha conquistato un seggio in più rispetto alle scorse elezioni. Unità per La Costituzione (area moderata) è rappresentata nel parlamentino dell’Anm da 13 componenti su 36 totali. Da Catania è stata eletta Daniela Monaco Crea, che prende il posto di Angelo Busacca, sostituto procuratore generale di Catania. La Gip è stata la donna magistrato più votata d’Italia con 620 preferenze. Area (il cartello dei togati di sinistra) ha perso un seggio all’interno del comitato direttivo centrale. Sei seggi sono stati conquistati da Autonomia e Indipendenza di Davigo. Il parlamentino dell’Anm, che ha perso un po’ del suo “rosso” di sinistra, si insedierà il prossimo 9 aprile.
Al momento, comunque, tutto resta nel tessuto impreciso delle indiscrezioni. Il dato certo è che il nuovo procuratore di Catania sarà uno dei nove magistrati che hanno presentato domanda. Il verdetto (è proprio il caso di dirlo) spetta al Consiglio Superiore della Magistratura. E potrebbe smentire qualsiasi pronostico.