Gare clandestine di cavalli sull'Etna | Scatta il blitz della polizia - Live Sicilia

Gare clandestine di cavalli sull’Etna | Scatta il blitz della polizia

Un frame del video del blitz della Polizia

Arrestato un sorvegliato speciale dei Laudani, che è caduto durante il blitz (GUARDA L'INTERVISTA) "Corse clandestine nelle mani della malavita"

 

Lungo la Provinciale 92
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NICOLOSI – Un pubblico dei grandi eventi quello che assiste alle numerose corse clandestine sull’Etna. La polizia, domenica mattina alle 5 sulla provinciale 92 che collega Pedara a Nicolosi, ha trovato un migliaio di persone che stavano assististendo alla gara di calessi organizzata da gruppi malavitosi catanesi. Un intervento difficile per i poliziotti che hanno bloccato la competizione ed hanno fermato e denunciato 8 persone ieri, e due questa mattina.  “Il numero però potrebbe scescere – ha detto il Questore Salvatore Longo – perchè stiamo continuando ad indagare e anche grazie alle riprese e attraverso le targhe di motocicli e alle automobili potremo identificare le persone che erano direttamente coinvolte nella corsa”. GUARDA IL VIDEO

Non ci sono dubbi dietro le corse clandestine c’è la mano della malavita. “E’ inutile sottacere questo aspetto palese – afferma il dirigente delle Volanti, Daniele De Girolamo – attraverso le scommesse i gruppi criminali guadagnano ingenti somme”. Non è possibile stimare un giro d’affari preciso, ma parliamo di cifre che possono sfiorare anche i centomila euro a gara organizzata. E ieri – da fonti confidenziali della polizia, le corse dovevano essere addirittura due, ma il blitz della polizia ha fatto sfumare la seconda competizione.

Insieme alla polizia la Squadra Cinofili e il personale tecnico dell’ASP di Catania. La corsa clandestina si svolgeva nel medesimo modus operandi che gli investigatori conoscono, ma anche il popolo del web, visto che molte di queste gare vengono caricate su youtube. I due fantini risalivano tra le curve dell’Etna a bordo dei loro calessi ed erano protetti da diverse auto e scooter che “strombettavano” con il clacson. Pratica pericolossisima: infatti, l’incidente non è mancato.

Salvatore Puglisi

Uno dei motocicli ha urtato la ruota del calesse condotto dal ventiquattrenne G. D. (queste le sue iniziali). Il fantino è stato sbalzato violentemente sulla strada. Pronto l’intervento dei poliziotti e dell’ambulanza, adesso il giovane denunciato è ricoverato al Cannizzaro con una frattura alla gamba. Il bilancio dei feriti non finisce qui: il sorvegliato speciale Salvatore Puglisi, detto Zicchinetta, guidava una delle moto che faceva da staffetta ed è caduto ed è stato travolto dal cavallo. Sapendo che sarebbe stato arrestato per la violazione della sorveglianza, nonostante le ferite gravi, è scappato a bordo di uno scooter ed è andato a casa. I poliziotti che lo avevano riconosciuto sono andati direttamente alla sua abitazione e viste le sue condizioni hanno informato il 118 che lo ha portato immediatamente al Cannizzaro. In ospedale gli sono state diagnosticate gravi fratture multiple e diversi altri traumi. Puglisi, su cui pende una condanna definitiva per 416 bis (associazione mafiosa per appartenenza ai Laudani), aveva un polmone perforato. Il commissario capo Busacca racconta: “Quando siamo arrivati Puglisi ci ha anche ringraziato”.

I cavalli e i calessi sono stati sequestrati, i microchip trovati non corrispondono ad alcuna banca dati nazionale. Anche uno degli animali è rimasto ferito perchè è scivolato sull’asflato, al momento è al vaglio dei veterinari dell’Asp per le cure.  Le persone denunciate, al momento 10, sono accusate di maltrattamento di animali e per favoreggiamento personale.

L’indagine sta continuando per definire i contorni. L’inchiesta è condotta dalla reparto a cavallo della Polizia diretto dall’ispettore capo Giuseppe Andronico. Già ieri gli investigatori sono riusciti a identificare l’organizzatore della corsa clandestina bloccata. E’ stato il padre di uno dei due fantini che alla polizia ha anche raccontato che “aveva fatto una scommessa di 5 mila euro sulla vincita del figlio naturalmente”. I cavalli uno proveniva da Picanello e uno da San Cristoforo. I due rioni popolari, ancora una volta, sono il quartier generale di chi organizza le corse clandestine sull’Etna.


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