Fine del lockdown, cosa si può fare |Ecco l'ordinanza di Musumeci - Live Sicilia

Fine del lockdown, cosa si può fare |Ecco l’ordinanza di Musumeci

Mascherina obbligatoria, resta l'obbligo di registrazione per chi arriva.

Partorito il decreto del presidente del Consiglio sulla riapertura dopo il lockdown a partire da lunedì 18 maggio, arriva l’ordinanza del presidente della Regione sullo stesso tema. L’atto di Musumeci accoglie le misure varate dal governo nazionale. E cioè quel calendario di riaperture già illustrato in conferenza stampa dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Un calendario che vedrà aprire per ultimi cinema e teatri (in Sicilia la data come per le discoteche è l’8 giugno) con un limite di 200 persone al chiuse e mille all’aperto. Il Dpcm del governo nazionale prevede che chi sta male e ha più di 37,5 di febbre deve stare a casa.

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Tra le altre cose nell’ordinanza  “sono autorizzate tutte le attività propedeutiche all’apertura degli stabilimenti balneari, ivi compresa l’attività di incontro con la clientela e, in generale, la utilizzazione degli spazi finalizzata alla promozione e vendita dei propri servizi”.

Inoltre, “le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli, con la presenza di pubblico – ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico e fieristico -, nonché ogni attività convegnistica o congressuale, in luogo pubblico o aperto al pubblico, sono autorizzate a partire dall’8 giugno 2020, fermo il monitoraggio delle attuali condizioni epidemiologiche dell’Isola”. Il Dpcm del governo nazionale parla del 15 giugno, in Sicilia quindi si dovrebbe riaprire una settimana prima. 

Sono autorizzati, anche al domicilio, i servizi di cura alla persona quali acconciatori, barbieri ed estetisti. Per le attività e i corretti dispositivi di protezione individuale si fa riferimento alle Linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Sono sospese le attività dei centri benessere – compreso l’uso di saune e bagni turchi in altri luoghi pubblici o aperti al pubblico – e dei centri termali, ad eccezione per la erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza.

È disposta “la chiusura al pubblico nei giorni domenicali e festivi di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, fatta eccezione per le farmacie, le edicole, i bar, la ristorazione ed i fiorai. È autorizzato nelle superiori giornate anche il servizio di consegna a domicilio di generi alimentari e di prima necessità sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, nonché dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento”.

Le piscine riaprono dal 25 maggio, lo stesso giorno riaprono i musei, gli archivi storici e le biblioteche. Ripartono da domani oltre ai negozi (sempre con la regola della distanza di almeno un metro tra le persone), i mercati e anche le attività delle autoscuole sei mezzi consentono le misure previste dal decreto del presidente del consiglio. Il Dpcm del governo prevede che dal 18 riprendano le funzioni religiose, come la santa messa, ma sempre rispettando la distanza, indossando la mascherina ed evitando il contatto fisico.

Resta l’obbligo di registrazione e isolamento per chi entra in Sicilia. Il Dpcm prevede che si potrà tornare a viaggiare dal 3 giugno tra regioni diverse e tra Paesi dell’Ue. Obbligatoria la mascherina: “Ferme le specifiche disposizioni sull’uso di dispositivi di protezione individuale e del distanziamento, è obbligatorio nei luoghi pubblici e aperti al pubblico l’utilizzo di mascherina o altro strumento di copertura di naso e bocca. Il dispositivo protettivo deve, comunque, essere sempre nella disponibilità del cittadino nella eventualità in cui ne sia necessario l’utilizzo”.

 

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