Sei o sette. Il numero delle liste che appoggerà il candidato sindaco Massimo Costa dipenderà dall’alleanza tra Terzo polo e Grande Sud. La notizia verrà probabilmente ufficializzata domani, in occasione della prima conferenza stampa ufficiale del presidente del Coni Sicilia, al teatro Politeama.
Tre delle liste che sosterranno Costa faranno capo all’Mpa. E, scendendo nel dettaglio, una sarà “gestita” direttamente dal partito del governatore, con Francesco Musotto come “punto di riferimento” nel capoluogo, un’altra lista, invece, sarà gestita dai “cugini” di Alleati per la Sicilia (in prima persona dal presidente della Commissione bilancio all’Ars Riccardo Savona e dal collega di partito Giovanni Greco), la terza lista, invece, farà capo ai due assessori regionali Massimo Russo e Gaetano Armao. Le altre quattro liste invece saranno espressione di Fli, Udc, del candidato Costa e, appunto, in caso di accordo, da Grande Sud di Gianfranco Micciché.
Un accordo, quest’ultimo, che oggi è stato considerato quasi come “cosa fatta” da Carmelo Briguglio, che ha inaugurato il parlamentino di Fli. Il coordinatore del partito in Sicilia, infatti, ha in qualche modo “ripreso” la critica di Micciché sull’infelice scelta nell’etichetta “Terzo polo”, e ha rilanciato: “Siamo il primo polo. La Sicilia, anche stavolta – ha proseguito – sarà laboratorio per tutta l’Italia”.
Un laboratorio che ha scelto come ingrediente buono per coagulare tutti gli altri, la candidatura a sindaco, appunto, di Massimo Costa: “Un giovane, capace, in grado di rappresentare – ha spiegato Briguglio – la capacità della nostra coalizione di andare oltre le barriere dei singoli partiti. E soprattutto – ha aggiunto – è un chiaro segno di rottura e discontinuità con la gestione Cammarata”. E il “tasto dolente” dell’ex sindaco, di fatto, apre le ostilità nei confronti degli ex compagni: “Il Pdl? È un partito finito”. Il giudizio è netto. E argomentato: “Come è possibile che questo partito, proprio nella terra di Alfano e Schifani, non abbia la capacità di esprimere un candidato? Forse stanno pensando di legare il loro vagone macilento alla nostra locomotiva”.
E la frecciata, poi, è indirizzata direttamente al segretario nazionale degli azzurri: “Da tempo – ha detto Briguglio – si dice che le elezioni amministrative palermitane daranno un segnale sulla solidità della leadership nazionale di Alfano. Io credo che a questo punto, vista l’incapacità del partito persino di trovare un candidato credibile, Alfano dovrebbe giungere facilmente alle conclusioni…”. E neppure il ventilato rientro nella rosa dei possibili candidati a sindaco di Francesco Cascio sembra turbare il coordinatore di Fli: “Se Cascio si candidasse – ha detto – sarebbe una notizia positiva per la democrazia. È un candidato che rispetteremmo, ma nei confronti del quale non avremmo alcun timore”. Eppure, le certezze di Briguglio sul rapporto col Pdl lasciano qualche spiraglio, di fronte a un’ipotesi “ricompattamento” al secondo turno: “Domani – si è limitato a dire Briguglio – parlerà il candidato Costa. Credo che lui potrà rispondere con chiarezza”.
Ma sul tema della possibile alleanza col Pdl, non tutto il partito è convinto della chiusura agli azzurri: “Io ritengo – ha detto il coordinatore regionale vicario e provinciale di Fli Alessandro Aricò (nella foto) – che non si possa dire di ‘no’ al Pdl, nel caso in cui loro volessero sposare la nostra idea di candidare Massimo Costa. Il discorso vale per il Pdl, come per le altre forze che volessero sposare il nostro progetto. Ovviamente – ha aggiunto Aricò – dovranno essere loro a seguirci, visto che l’idea-Costa è tutta del Terzo polo, e in particolare di Fli. Il Pdl, tra l’altro – ha concluso – dovrà assumersi le proprie responsabilità sulla passata, disastrosa gestione di Diego Cammarata”.
Intanto, tra le poltroncine del parlamentino di Fli, ecco alcune delle facce che potrebbero andare a comporre la lista dei finiani per Palermo. Tra questi, Gaetano Canzoneri, esponente del movimento giovanile di Generazione futuro e da tempo impegnato nella politica universitaria, poi c’è il soprintendente ai beni culturali di Trapani Sebastiano Tusa, il commissario straordinario del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto e il consigliere provinciale Antonio Rini.