CATANIA – Per approfondire le situazioni di criticità e di disagio del tessuto sociale e produttivo locale nell’attuale situazione di emergenza pandemica ed esaminare gli eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità anche organizzata, il Prefetto di Catania ha invitato ad una riunione le Associazioni antiracket ed antiusura di questo territorio.
Convocate le associazioni
All’incontro hanno partecipato i Responsabili delle otto Associazioni iscritte nell’elenco prefettizio:
- A.S.A.E.C. – Associazione antiestorsione catanese “Libero Grassi” di Catania;
- “Addiopizzo Catania” di Catania;
- “Obiettivo Legalità” di Catania;
- Associazione nazionale antimafia “Alfredo Agosta” di Catania;
- AS.A.E.S. – Associazione antiracket “Nicola D’Antrassi” di Scordia
- AS.A.A.E. – Associazione antiracket ed antiusura etnea di S.Agata li Battiati;
- Associazione antiracket ed antiusura “Libera Impresa” di Belpasso
- Associazione “Antimafia e legalità – Associazione contro il racket, l’usura e la corruzione” di Belpasso.
Sono intervenuti anche il Questore, i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e il Capo Centro della DIA.
“La collaborazione fa la differenza”
Introducendo i lavori, il Prefetto ha inteso sottolineare il particolare valore della collaborazione che soprattutto in questi momenti di emergenza, le Istituzioni e le Associazioni possono ancor di più sviluppare per intercettare tentativi della criminalità anche mafiosa di penetrare nel tessuto sociale e produttivo della società catanese anche strumentalizzando i bisogni sociali e degli operatori economici.
La zona di trincea
Le stesse Associazioni che operano a stretto contatto con i cittadini e le imprese, cui forniscono sostegno e assistenza, svolgono un ruolo prezioso in una “trincea” particolarmente impegnativa dalla quale possono cogliere tempestivamente segnali utili alla azione di prevenzione e contrasto delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine.
La cultura della legalità
Dopo un approfondito e articolato esame dell’attuale situazione e dei rischi di espansione delle iniziative criminali nei vari settori, le Associazioni si sono riproposte, anche accogliendo un invito del Prefetto, di avviare iniziative pubbliche comuni volte all’ulteriore sensibilizzazione dei cittadini su tematiche cruciali per la convivenza civile e alla sempre maggiore diffusione delle varie forme di solidarietà e di ausilio ai soggetti più esposti ai rischi di aggressione della criminalità.