PALERMO– “Oggi da Villafrati in maniera unanime e corale si leva un grido di dolore per la prematura scomparsa della Concittadina Giovanna Pernice. Persona, amata e stimata da tutti da sempre innamorata della vita in tutti i suoi ambiti: familiare, professionale, sociale, Villafrati perde una cittadina esemplare instancabile protagonista di iniziative di carattere scientifico, culturale e sociale, costantemente presente nella vita e nelle relazioni della nostra comunità (…). Il tuo sorriso è la tua solarità, il tuo garbo, la tua gentilezza rimarranno per sempre impressi nei nostri ricordi”.
“A nome mio e dell’amministrazione comunale esprimo il più profondo cordoglio e la vicinanza alla famiglia. La tragedia di oggi che giunge in un momento storico della vita del Nostro Paese particolarmente provato dagli effetti della diffusione del Covid-19 nel nostro territorio ha inciso ulteriormente sullo stato d’animo e sull’ aspetto psicologico ed emotivo di tutti i Cittadini”. Così scrive Franco Agnello, sindaco di Villafrati, sul suo profilo Facebook, commemorando la maestra Giovanna che ha chiuso gli occhi ieri a 57 anni.
Il Covid e il ricovero
“Era stata ricoverata per Covid, giorni fa, al ‘Civico’ – dice il sindaco, raggiunto al telefono -. Ieri la situazione è precipitata”. Villafrati è chiusa nel suo lutto cittadino. Il dolore più grande è nel silenzio che ha stretto i cuori. Giovanna, maestra elementare conosciutissima e amatissima, lascia un vuoto di pensieri, sogni e azioni che non sarà colmato.
“Ciao Giovanna, amica e maestra”
Un’anima della comunità villafratese, come tanti ha scritto il suo ricordo su Facebook: “Ciao Giovanna, grande amica e maestra di vita. Hai insegnato ai nostri bambini a condannare la prepotenza e a praticare l’empatia. Durante il lockdown hai sempre esortato i bambini a non vergognarsi delle loro paure. E adesso siamo qui più soli e spogli. Che la terra ti sia lieve. P.S a chi minimizza la portata del virus dico solamente che, senza, la nostra amata Giovanna avrebbe reso migliori ancora tante generazioni di bambini”.
La maestra Giovanna Pernice non si era lasciata sgomentare nemmeno dal lockdow. Si era impegnata con Skype. La sua voce entrava nelle case delle famiglie ed era una dolcezza in un tempo gramo. Dicono che abbia pagato di tasca sua certe gite scolastiche a chi non poteva permettersele e che abbia pianto lacrime di gioia quando un bambino tenero e difficile finalmente è riuscito a leggere la sua prima parola. Nessuno dimenticherà la maestra. Nessuno che è stato bambino scorderà mai il viso familiare della sua amica-maestra che ha cercato una pena in fondo all’ombra e l’ha trasformata in felicità.
“Ti prometto che…”
Qualcuno che, nel frattempo, è cresciuto ma non ha mai dimenticato ha scritto: “Ti prometto che il tuo desiderio di essere presente alla mia laurea sarà avverato poiché anche se tu non ci sei più resterai sempre nel mio cuore e quel giorno, sono certa che tu ti troverai al mio fianco a sostenermi, come hai sempre fatto. Sei e sarai sempre la mia maestra preferita, la mamma di tutti, l’amica con cui ridere, la donna con indosso sempre il sorriso”. Una foto su Facebook commemora un volto radioso con uno striscione. I sorrisi di una maestra, una volta che sono sbocciati, non appassiscono mai.