CATANIA – Oltre cento lavoratori ex Aligrup ed ex K&K sono stati ammessi come parte civile nel processo per bancarotta fraudolenta che vede imputati gli ex vertici e gli ex amministratori giudiziari del colosso puntese della grande distribuzione. Una decisione quella del Gup Giovanni Cariolo di una certa valenza a livello di diritto e di giurisprudenza. Il Giudice ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile avanzata dagli ex dipendenti assistiti dagli avvocati Alessandro Coco, Enzo Iofrida, Pietro Sciortino e Sabrina Cataudella, rilevando importanti profili giuridici.
“Rilevato che le domande risarcitorie formulate dai ex lavoratori delle sue società risultano diverse – si legge nell’ordinanza – da quelle azionate dal liquidatore e dal curatore (anche loro ammessi come parti civili, ndr), in particolare non risulta che gli organi delle due procedure si siano sostituiti alla massa dei lavoratori dipendenti per il recupero del credito anche risarcitorio e, pertanto non si profila il pericolo di risarcimento del medesimo danno”. Il giudice ha quindi riconosciuto “la legittimazione dei creditori uti singoli ad esercitare l’azione civile nel procedimento penale per il diritto di bancarotta fraudolenta quando intendano far valere, come per le costituzioni operate nel presente procedimento, un titolo di azione propria, personale, per i quali la costituzione operata dal curatore fallimentare, e dalle figure ad esso equiparate, non vale certamente a realizzare le specifiche ragioni risarcitorie degli interessati, per difetto di titolarità della relativa azione“.