CATANIA – Crescere, mutare, rinnovarsi: “Rivoluzioni” è il tema della nuova edizione di TaoBuk Festival, la rassegna letteraria che vedrà protagonista la città di Taormina tra il 23 e il 27 Giugno. Dall’alta letteratura, al cinema, alla musica, molti e vari gli eventi sotto il sole dell’antica colonia magno-greca, restituita a parte dei fasti passati ma proiettata verso un nuovo sviluppo turistico e culturale. Il filo conduttore, spiega l’ideatrice Antonella Ferrara, certamente coinvolge ogni manifestazione dello spirito umano, trovando tra le pagine scritte e stampate un’espressione potente. “Lo stesso manifesto dell’evento”, illustra la Ferrara, “rappresenta l’effetto domino che il libri possono innescare”. La serata inaugurale, che si terrà al Teatro Antico di Taormina, vedrà la consegna dei Taobuk Awards for Literary Excellence, assegnati allo scrittore israeliano Amos Oz ed alla premio Pulitzer statunitense Elizabeth Strout; tra i personaggi del cinema che riceveranno questo riconoscimento, Dario Argento, Sergio Castellitto, Paola Cortellesi e Anna Valle.
Note d’eccezione quelle dell’orchestra del Teatro Massimo Bellini, accanto alla quale il pianista Stefano Bollani eseguirà brani di Gershwin e Bernstein. Interverrà con la sua musica anche Carmen Consoli. Presenza musicale particolarmente intonata alla rassegna, quella della soprano Donata D’Annunzio Lombardi, discendente del poeta pescarese. “Non sarà solamente una vetrina”, assicurato Roberto Grossi, sovrintendente del Teatro Massimo Bellini, “ma un vero laboratorio di confronto: il teatro non è uno scrigno vuoto ma un produttore di cultura, e ne abbiamo un deciso bisogno”. Ampio spazio avranno pure i temi filosofici mentre, precisa l’organizzatrice, “L’intera città si vestirà di libri, con 25 editori diversi : perché i libri saranno al centro di tutto e bisognerà poterli toccare, leggere, acquistare”.
Il tema dei diritti umani, sviluppato in senso giornalistico e letterario, vedrà intervenire testimoni delle rivoluzioni contemporanee da Turchia, Iran, Cina e Libano con uno sguardo più che approfondito sui postumi del ’68 nella lettura di Mario Capanna e risalendo fino a lati inediti dello sbarco del Mille. Rivoluzionario lo stesso Parco Archeologico Naxos-Taormina, una delle location, in un panorama di degrado e speculazioni edilizie: “Un’idea fuori dai binari, dalle comodità, con un briciolo di follia”, afferma la direttrice Vera Greco. Ampia attenzione hanno avuto, nell’ambito della rassegna, le iniziative rivolte ai giovani: il progetto “Making a Festival, Writing a Book”, promosso da MIBACT e SIAE, permetterà a quattro scrittori di partecipare al festival ed alle sue fasi preparatorie, respirandone il clima per due settimane: tutto confluirà poi in un racconto a più voci ed in un volume. Punto d’arrivo, un laboratorio di scrittura presso la prestigiosa scuola Holden di Torino, fondata da Alessandro Baricco. Diverse attività vedranno protagonista anche l’Agenzia Nazionale per i Giovani, struttura nata pe promuovere la cittadinanza attiva. Non mancherà la collaborazione di UNICEF e Save the Children.
“Non esiste altrove, in Sicilia, un evento analogo”, nota Carmelo Briguglio, a capo della segreteria dell’Assessorato ai Beni Culturali. Sotto l’egida della Regione, l’esposizione di un tesoro culturale noto finora a pochi specialisti: “Geografie Sentimentali” racconterà, attraverso mappe e volumi d’epoca, quattro secoli di navigazione tra la Sicilia e l’intero Mediterraneo. “Spesso le rivoluzioni si collegano ad uno o più libri, e ai loro autori: e i libri non moriranno nemmeno nell’era digitale, sia chiaro”, fa notare Briguglio, rilevando l’unicità della rassegna taorminese. “Abbiamo fatto valutare le proposte per TaoBuk ad una commissione di docenti universitari: è stato definito un’eccellenza a livello nazionale, oltre che un modello per strategie future”, ribadisce Sandro Pappalardo, assessore al Turismo, Sport e Spettacolo, fermamente convinto che la dimensione turistica possa e debba divenire essenziale per l’economia dell’isola: “E’ una questione di credibilità, a livello nazionale ed internazionale: ogni angolo della nostra regione trasuda storia e cultura: passiamo accanto senza accorgercene, senza saperla portare in giro per il mondo”, ricorda Pappalardo: uno dei classici paradossi siciliani. In quest’ottica ammonta a 50 milioni di euro lo stanziamento regionale per il progetto “Anfiteatro Sicilia”, volto a valorizzare tutte le strutture teatrali del territorio: “Ne abbiamo a centinaia, dimenticate, che nulla hanno da invidiare al resto del mondo”. Categorica la posizione dell’assessore: “Tutto questo serve a restituire dignità ai siciliani. Chi crederà e s’impegnerà per questo avrà tutto l’appoggio della Regione”.