CATANIA- E’ uscito dal coma ed i medici hanno sciolto la prognosi: Cristian, il bambino precipitato due giorni fa in una voragine nel Palazzo di Cemento, sta meglio ed è fuori pericolo. Rimane ricoverato al Vittorio Emanuele, con diverse fratture ed un brutto ematoma alla testa. Mentre giocava a nascondino con altri compagni, è riuscito ad intrufolarsi dentro il Palazzo, ha raggiunto la terrazza ma è caduto dentro un buco facendo un volo di cinque metri e battendo il capo contro il pavimento. Accanto a lui ci sono la mamma, Francesca Giordano, ed i suoi familiari che non lo hanno lasciato un attimo e si chiedono come mai fosse così semplice entrare in un luogo tanto pericoloso e fatiscente. L’edificio è stato sgomberato dagli abusivi l’anno scorso dal Comune.
Avevamo messo sia le transenne che la copertura – spiega a LiveSiciliaCatania l’assessore alle Politiche Sociali Carlo Pennisi – ma evidentemente sono sparite quasi subito. Oggi ho fatto un sopralluogo insieme all’assessore alla Manutenzioni ed al tecnico che l’anno scorso aveva protetto quel pericolo: vogliamo tappare di nuovo la voragine e chiudere gli ingressi usando la rete elettrosaldata. E’ il modo più economico, rapido ed efficace che abbiamo. Purtroppo dobbiamo fare i conti anche con le casse del Comune”. A chi gli domanda se si senta responsabile per l’incidente a Cristian, Pennisi risponde: “Abbiamo fatto il massimo possibile, e continuiamo a fare sforzi enormi per investire nel quartiere. Quel buco è stato causato da chi ha tirato per dodici piani il motore di un ascensore. Per fortuna il quartiere reagisce, e molti cittadini si stanno dando da fare per migliorare la situazione. Ecco perchè abbiamo coinvolto il Palazzo di Cemento in due progetti: uno è quello del “Piano Città, che però deve rispettare la tempistica nazionale; l’altro è quello di inserirlo nel fondo immobiliare del social housing secondo la nuove legge regionale, che la nuova Ars dovrà approvare”.
A chiedere un intervento immediato è il centro Caritas “Talità Kum”: “l’assessore – spiega la responsabile Giuliana Gianino – ha potuto costatare la situazione di persistente pericolo di quel che resta del Palazzo di Cemento. E’ opportuno che si prendano provvedimenti nell’immediatezza: è grave che un edificio cittadino venga lasciato in condizioni di così tanto pericolo. Siamo fiduciosi che, dopo questa tragedia sfiorata, le istituzioni finalmente interverranno affinchè nulla di tutto questo possa ripetersi”. La volontaria, che da anni lavora nel quartiere con attività sociali, aggiunge che “l’Assessore Pennisi ha assicurato che si sta già interessando per ottenere dei preventivi per la messa in sicurezza del Palazzo. Quello che ci teniamo a sottolineare è che non si tratta di una storia di incuria della famiglia nei confronti di un minore: al contrario, sia la famiglia del piccolo Cristian che le altre famiglie del quartiere sono molto attive nell’opera di riqualifica del quartiere stesso. Poche settimane fa, infatti, hanno partecipato tutti a una nostra azione di pulizia e di ristrutturazione della zona”.
“In queste ore siamo vicini alla famiglia del piccolo Cristian che conosciamo perchè frequenta il centro per minori Talità Kum” – dice il direttore della caritas etnea padre Enzo Algeri – il bambino è salvo, per fortuna, ma questa vicenda ci deve far riflettere sulla necessità di vigilare tutti perchè la città sia un luogo sicuro per tutti”.