PALERMO – “Occhetto a 22 anni mi avrebbe fatto eleggere come parlamentare, e gli ho detto: ‘Non sono pronto, perché sarei fagocitato’”. La frase del governatore è piombata nel pieno del monologo “difensivo” in occasione della discussione sulla mozione di sfiducia. Una vicenda che affonda – fatti due conti – nel lontano 1973, quando al futuro sindaco di Gela, sarebbe giunta la “proposta indecente” da parte di quello che sarebbe diventato uno dei leader storici del centrosinistra siciliano. Un racconto, quello del governatore, utilizzato per replicare ai deputati del Movimento cinque stelle. Colpevoli di non essere “ben informati” sulla storia personale del presidente. Ma Occhetto, tirato in ballo dal racconto di Crocetta, commenta: “Io non ricordo quell’incontro”.
Non proprio una smentita, per carità. Contattato da Livesicilia, infatti, Occhetto minimizza: “Di che anni stiamo parlando? Il 1973? Come faccio a ricordare se davvero ho detto quelle parole? Sa com’è – prosegue – si incontrano tante persone. Magari, sarà successo, nel corso di quegli incontri che io possa aver detto a un giovane ‘potresti essere un ottimo deputato’. Non saprei”. Insomma, Occhetto non ricorda, ma “non conferma e non smentisce” quell’incontro, che sarebbe avvenuto negli anni in cui l’ex leader dei Progressisti ricopriva il ruolo di segretario regionale del Partito comunista in Sicilia.
A dire il vero, la vicenda era già stata sottolineata sui social network. Dove, ad esempio, uno dei componenti della commissione nazionale di garanzia del Pd, Giovanni Bruno ricordava come “servissero 25 anni per candidarsi alla Camera dei deputati”. E proprio a quel post, lo stesso Occhetto ha deciso di replicare: “Non ricordavo – ha scritto – di aver conosciuto Crocetta quando aveva 22anni. Vi ringrazio del ricordo. Allora ero stato mandato in Sicilia da Berlinguer. Se volete davvero sapere cosa ci facevo potete leggere il mio ultimo libro, se no pazienza”.
