PALERMO- Da un lato il dirigente generale Dario Cartabellotta, dall’altro l’assessore Nino Caleca. Il presidente della Regione Rosario Crocetta vuole “fare chiarezza sui temi dell’Expo”. “La Sicilia – dice – partecipa con un proprio padiglione, lodato da tante persone. Anche perché noi abbiamo portato le opere d’arte. Abbiamo un sacco di visitatori e le aziende sono contente”.
“La vicenda del Cluster biomediterraneo è completamente diversa. La Sicilia ha in mano la rete organizzativa che coinvolge diversi paesi. Lo spazio è stato consegnato dagli organizzatori di Expo il 30 di aprile, senza copertura, senza impianto wi fi e altro. Mi rendo conto – aggiunge Crocetta – che è difficile recuperare il danno di immagine data dalla foto di Dario Cartabellotta (GUARDA) che prova ad asciugare con la scopa. Adesso lo spazio è coperto. Ma Expo non ha ancora compiuto una serie di interventi, dalle insegne che ancora mancano alla sistemazione dei cavi elettrici. Ma qualche problema come questo è sufficiente per creare un danno alla Sicilia di queste dimensioni? Non vorrei dovere intentare cause civili per danno all’immagine”.
“Non è vero poi – continua Crocetta – che sia tutto fermo. Forse però, invece di accettare il padiglione il 30 aprile da Expo avremmo dovuto restituirglielo. La prossima settimana si aprirà col percorso arabo-normanno. E si andrà avanti ogni giorno. Probabilmente è mancata la comunicazione. A Cartabellotta dico che le uniche informazioni passate sono quelle di lui che pulisce con la scopa è che chiude il cluster. Noi non abbiamo nessuna intenzione di sospendere. Le criticità dipendono da Expo. Da parte nostra c’è un difetto di comunicazione. Per questo farò una direttiva”.
“Il comitato di controllo? Credo sia normale che, nel momento in cui scoppia un caso del genere, la presidenza della Regione debba intervenire. Credo che Expo abbia i maggiori torti, ma per amore di verità dobbiamo anche controllare. Se abbiamo delle responsabilità anche noi vedremo. Certo che c’è un danno emergente e se c’è una colpa grave di Expo, vedremo”.
“Il comitato non ha un intento censorio nei confronti di Cartabellotta, fino a prova contraria. Non credo che sia un atto di lesa maestà. Certo, l’ex assessore Reale ha fatto questo contratto in maniera incontrollata, un contratto non condiviso dalla giunta” ha aggiunto Crocetta. Prende la parola il commissario unico del Cluster, Dario Cartabellotta: “La gestione del Cluster è frutto di una convenzione tra Expo e Regione siciliana. Era prevista anche la fase di controllo e di supporto, che è ciò che il presidente della Regione ha previsto adesso. Tutta la gestione del sito è responsabilità di Expo. È arrivata la risposta dal commissario. Ci hanno comunicato che nelle prossime ore verranno risolti i problemi
Crocetta: “Manco nelle sagre di paese succede quello che è successo a Expo. Valuterò se avviare un’azione civile di risarcimento. L’immagine della Sicilia è stata danneggiata. Anche se da parte nostra c’è stata qualche ingenuità organizzativa. Cluster chiuso? Cartabellotta ha cambiato idea dopo aver ricevuto rassicurazioni dal commissario. Il contratto firmato da Reale? È molto strano, visto che secondo me si tratta di un atto gestionale. La gestione amministrativa attiene ai burocrati mentre gli aspetti politici sono di competenza degli assessori”.
L’assessore Caleca: “Io non ho nessun problema nei confronti di Cartabellotta. A me interessa solo che la Sicilia all’Expo riparta alla grande. Io sono certo che il Cluster sarà bellissimo. Vi posso dire che non sarà sprecato un euro dei soldi pubblici. Io all’idea di sagra preferisco fare passare l’immagine di una Sicilia al centro del mediterraneo”.
