Il Cpa di Lampedusa al collasso | "Emergenza abusivismo" - Live Sicilia

Il Cpa di Lampedusa al collasso | “Emergenza abusivismo”

Crocetta a Lampedusa (Foto tratta dal profilo facebook del governatore)

Sono 811 gli ospiti nel centro di prima accoglienza che ha una capienza massima di 400 posti. Il governatore: "C'è una parte della popolazione che lavora nel sommerso affittando in nero le case ai turisti".

Crocetta
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LAMPEDUSA (AGRIGENTO) –Dichiarare l’emergenza a Lampedusa? È perche? Sbarchi qui non ce ne sono più, l’emergenza vera nell’isola è l’abusivismo e l’evasione fiscale. C’è una parte della popolazione che lavora nel sommerso affittando in nero le case ai turisti”. Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, parlando con i cronisti davanti al centro di accoglienza di Lampedusa e rispondendo alle richieste fatte da alcuni imprenditori che hanno ammesso che nell’isola a fronte di 2.700 posti letto ufficiali ce ne sono 30 mila in nero. Crocetta ha effettuato un sopralluogo nel Cpa di Lampedusa con il sindaco Giusi Nicolini per accertarsi delle condizioni degli ospiti della struttura. Crocetta ha poi parlato con alcuni degli operatori del Cpa e con gli uomini della polizia scientifica. “Al momento il numero degli ospiti è eccessivo – ha detto il governatore, nell’isola per la festa dell’Europa – ma le condizioni del centro sono buone, sicuramente migliori rispetto al passato”. Crocetta si è congratulato con le forze dell’ordine “per l’impegno e la serietà con cui gestiscono il fenomeno

Sono 811 i migranti ospiti nel centro di prima accoglienza di Lampedusa che ha una capienza massima di 400 posti, si tratta di sub-sahariani, in particolare nigeriani. I minori sono un centinaio, un altro centinaio le donne, alcune delle quali in stato di gravidanza. Donne e bambini, come l’ANSA ha appurato entrando nel centro, sono stati sistemati nel padiglione incendiato qualche anno fa e poi ristrutturato. Gli uomini sono in un altro padiglione con un cancello chiuso, controllato dagli operatori, che viene aperto in base alle esigenze dei migranti. Gli uomini che hanno moglie e figli invece possono tranquillamente stare a contatto con loro, con i bambini che giocano nel piazzale. La carenza di posti costringe alcuni migranti a dormire all’aperto, coprendosi con coperte e tovaglie. Nella struttura ci sono poliziotti, carabinieri e personale dei nuclei speciali.

Alcune cabine telefoniche posizionate nel piazzale vengono utilizzate dai migranti per telefonare con le schede che fanno parte del kit assegnato. In un altro padiglione gli uomini della polizia scientifica, con le tute bianche, rilevano le impronte dei migranti che vengono caricate nelle banche dati per le identificazioni. Il padiglione è attrezzato con le apparecchiature necessarie. Nel centro, gestito dalla confederazione Misericordia, ci sono anche rappresentanti dell’Unchr, di Save the Children e dell’Oim. I migranti qui vengono identificati e poi trasferiti in altri centri dove chi ne ha i requisiti richiede l’asilo politico perche’ provenienti da Paesi dell’Africa in guerra. Difficile vedere migranti all’esterno del centro, quasi nessuno lascia la struttura e nelle strade dell’isola si incontrano solo lampedusani, qualche turista ed esponenti delle forze dell’ordine. Nel molo Favaloro ci sono le motovedette della Guardia costiera, dei carabinieri e della Guardia di finanza. Il forte vento di maestrale che da giorni soffia sull’isola probabilmente ha impedito il trasferimento a Lampedusa dei migranti soccorsi al largo della Libia durante le ultime operazioni Triton.

*Aggiornamento ore 18.19
“.


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