PALERMO- “Formica dice che la legge sulla parità di genere favorirà la mafia? Siamo nella terra di Pirandello… Faraone dice che umilio il Pd? Dovrebbe tacere: è un miracolato”. Rosario Crocetta giunge a Palazzo dei Normanni per la discussione sul ddl sulla doppia preferenza di genere. E non risparmia bordate. Intanto, sul deputato della Lista Musumeci che in Aula ha puntato il dito contro quella legge: “Così si controlla il voto – ha detto Formica – favorendo la criminalità”.
Ecco la replica del governatore: “Evidentemente in Sicilia non esiste più la verità. Siamo nella terra dei paradossi”. Ma a criticare l’iter del ddl è stata anche la maggioranza, che col capogruppo del Pd Gucciardi ha detto “no” agli emendamenti che aggiungono ulteriori norme elettorali (sbarramento, finanziamenti): “Sono d’accordo con Gucciardi – ha detto Crocetta – e infatti l’indirizzo del governo era quello di fare una norma che si occupasse solo di una questione che riguarda i diritti civili: la partecipazione delle donne alla vita politica, nei consigli comunali. Se si vuole trasformare questo ddl in una riforma elettorale, si commette un errore. Per la riforma serve un ampio consenso e più tempo”.
Intanto, proprio dal Pd arrivano altre bacchettate a Crocetta. Davide Faraone ha accusato, in sostanza, il governatore di danneggiare e umiliare il partito attraverso il suo movimento “Il megafono”. “Io sono uno che unisce i pezzi. Non certo uno che divide. Ma proprio Faraone dovrebbe stare zitto. Il suo leader di riferimento vuole spaccare il partito alleandosi con Berlusconi e magari formando un proprio partito. Faraone, poi, è un miracolato di questa legge elettorale che io definisco ‘cassa mutua”, visto che è stato eletto dopo essere stato bocciato alle Regionali. Ringrazi quella legge e pensi a fare il deputato: non ha il diritto di occuparsi della Sicilia”.
Ultima battuta su Antonio Ingroia, riguardo al quale Crocetta ha manifestato una vaga apertura, la possibilità di una futura collaborazione: “Certo, perché no? Io ho sempre agito così, cercando di avvicinare tutti gli esponenti del centrosinistra, di coinvolgerli in un progetto comune”.