PALERMO – Nel patto corruttivo fra Rosario Crocetta e Antonello Montante rientrerebbe un aiuto particolare ricevuto dall’ex governatore. L’industriale avrebbe impedito, infatti, “che venisse reso pubblico da parte di giornalisti un video dal contenuto scabroso attinente alla vita privata di Crocetta”.
Così si legge nell’elenco dei delitti dell’invito a comparire notificato dai poliziotti della squadra mobile di Caltanissetta ai nuovi indagati. Un favore o ricatto? Su questo nulla trapela.
Un delitto che si aggiunge ai soldi pagati dagli imprenditori per la campagna elettorale dell’ex presidente della Regione che in cambio li avrebbe favoriti nell’assegnazione di appalti pubblici e scegliendo gli assessori indicati da Montante. Tutti fatti commessi fra il 2012 e il 2016.
“Un contratto di somministrazione a contenuto corruttivo”, lo definisco i pubblici ministeri quello fra l’ex governatore, Montante e gli altri indagati.