RIBERA (AGRIGENTO) – “Tanta, tantissima paura. La porzione di ponte è crollata sotto i miei occhi. Per fortuna non è successo nulla di grave”. E’ il racconto di Martino Noto, uno dei vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca che, questa mattina, si trovava lì, sul posto, al lavoro per verificare la staticità del viadotto Verdura. Assieme ad altri suoi colleghi e al personale dell’Anas, era intervenuto a seguito della segnalazione di una crepa sul manto stradale. Un gruppo di operai stava operando sull’asfalto per provare a chiudere la lesione, lui invece era sceso giù, per effettuare un sopralluogo nelle basi della struttura. “Abbiamo sentito improvvisamente un boato – aggiunge Noto – si è aperta una voragine di 25 metri. Uno scenario spaventoso accanto a me”.
La strada si è aperta in due. Il cedimento lungo la statale 115 che collega Agrigento con Sciacca e poi con i paesi del trapanese. Sul posto sono arrivati anche i tecnici del Genio civile e quelli del comune di Ribera. Una tragedia evitata solo perché qualche ora prima un automobilista aveva segnalato il pericolo e così il ponte, in via precauzionale, era stato chiuso al traffico.
Dopo il crollo, la circolazione, anche pesante, fra le province di Agrigento e Trapani è stata deviata prima verso Ribera, poi verso le strade provinciali per Burgio e Villafranca Sicula riprendendo la statale 115 dopo un percorso alternativo di circa 40 chilometri. Disagi e difficoltà per gli automobilisti
E nel pomeriggio vertice operativo ad Agrigento. Attorno al tavolo, coordinato dal prefetto Francesca Ferrandino, le parti interessate alla vicenda. “L’Anas – spiega Carmelo Pace, sindaco di Ribera, una delle comunità particolarmente penalizzata dal crollo – si è assunta l’impegno a presentare, entro tre giorni, un progetto per rimettere in sicurezza il viadotto. Il punto della situazione sarà fatto a metà della prossima settimana, sempre sotto la regia della Prefettura. Noi comunque già lunedì torneremo alla carica – conclude il sindaco – per spingere l’Anas a fare in fretta. La situazione è davvero delicata e complessa, anche per le difficoltà legate agli interventi di soccorso sanitario”.