Curiale: "Mio nonno sperava di vedermi in A con il Palermo" - Live Sicilia

Curiale: “Mio nonno sperava di vedermi in A con il Palermo”

"Gol? Un gesto d'istinto, per coordinazione mi ispiro da sempre a Trezeguet, un modello con Amauri e Lucarelli"

CATANZARO – “Voglio vincere il campionato per lasciare Catanzaro (scadenza del contratto a fine stagione, ndr ) in trionfo, magari anche da protagonista, riprendendomi lo spazio che avevo l’anno scorso. La società ha fatto le sue scelte, però sapeva che spostarmi era complicato per motivi personali. Adesso è acqua passata”. A dirlo è Davis Curiale, attaccante palermitano del Catanzaro, che ha punito mercoledì pomeriggio il Palermo con una rete valsa il passaggio del turno dei calabresi a discapito dei rosanero guidati da Filippi. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’attaccante 33enne ha poi raccontato la sua rete: “Un gesto d’istinto, sono abituato a fare gol difficili e decisivi, per la coordinazione mi ispiro da sempre a Trezeguet, un modello con Amauri e Lucarelli. Ultimamente ne segno pochi, ma tutti pesanti, e quello al Palermo è il più bello dei 6 realizzati con il Catanzaro: lo dedico a papà Vito e a nonno Pietro, che non ci sono più e speravano di vedermi esordire in A con i rosanero”. 

Infine, su Messina e Bari, Curiale ha consluo: “Messina? Con Capuano in panchina i siciliani si sono ricompattati, sarà dura ma dovremo farcela con le buone o le cattive, perché siamo reduci da 2 k.o. in campionato. Bari? Ci è dispiaciuto perdere, abbiamo giocato meglio e non volevamo che scappassero a +7. Però nello spogliatoio abbiamo fatto un patto per il ritorno”.


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