PALERMO – Arriva una brusca frenata per la federazione tra Pdr e Sicilia democratica che si dovrebbe celebrare a fine settembre. Per un significativo pezzo del partito fondato dallo scomparso Lino Leanza, quel matrimonio non s’ha da fare. Almeno per il momento. Questa la valutazione che è emersa da una riunione che si è tenuta oggi in un albergo di Caltanissetta.
Presenti, si legge in una nota, i parlamentari regionali Giambattista Coltraro, Carmelo Currenti e Maria Luisa Lantieri ,alcuni segretari provinciali tra cui quelli di Messina, Catania e Ragusa, dirigenti locali, e il presidente regionale del partito Nuccio Cusumano. Dopo un confronto, i partecipanti “hanno unanimemente condiviso una forte azione di rilancio e di consolidamento del movimento nel solco tracciato dal compianto Lino Leanza ed espresso l’auspicio che si possa operare in unità di intenti con tutte le rappresentanze parlamentari e politiche interne – si legge in una nota -.Hanno altresì condiviso l’assoluta contrarietà, nel tempo presente, al patto federativo con il Pdr al quale viene riconosciuta una significativa azione di rafforzamento dell’area moderata e riformista”.
Dalla riunione nissena emerge anche la volontà di riaffermare l’identità autonomista del movimento “con un netto legame con la migliore tradizione cattolico democratica. In questo senso si procederà ad una permanente consultazione con i partiti alleati per un azione di governo più incisiva verso le grandi questioni aperte per lo sviluppo e la crescita della società siciliana”.
“E’ necessario in questa fase della legislatura individuare dei punti essenziali all’interno dell’attività di governo per rilanciare con le riforme l’attività economica in Sicilia – commenta Coltraro -, altrimenti non ha senso andare avanti”.
Ma secondo Totò Lentini “la posizione di Cusimano e Coltraro è isolata nel partito. Dal quale si sono estromessi“, dice a Livesicilia il capogruppo di Sicilia democratica secondo il quale il partito prosegue sulla strada tracciata.