PALERMO – Si chiama “Api.zzastreet”: forno, mini-frigo per le bibite e cellette per gli ingredienti di scorta montati su una moto Ape dell’81, rimessa a nuovo con un investimento di circa 20 mila euro. Per Vincenzo De Simone, 40 anni, questo mezzo è diventato la sua attività imprenditoriale, coronando un sogno coltivato per sei anni e che gli ha consentito dopo 22 anni vissuti in provincia di Varese – tra Somma lombardo e Gallarate – di tornare nella sua città: Palermo.
Dal forno piazzato nel centro dell’Ape e alimentato con una bombola a gas, sforna una media di 150 pizze nell’arco di cinque ore di lavoro. Ha scelto la zona balneare di Mondello per la sua attività di imprenditore ambulante, con tanto di autorizzazioni e certificazioni, ma spesso partecipa a manifestazioni e iniziative in giro per la città.
Per le sue pizze usa farine semplici di tipo 1 miscelate a grani antichi siciliani come la ‘tumminia’ e prodotti made in Sicily come il pomodoro di Pachino, la mozzarella di un caseificio di Monreale e olio extravergine d’oliva dell’azienda Barbera.
“In Lombardia ho fatto tanti lavoretti, poi la passione per la cucina mi ha permesso di diventare maestro pizzaiolo. Ho lavorato come dipendente per tanti locali, anche sui Navigli – racconta De Simone – Ma il mio sogno era di tornare a Palermo e avere un’attività tutta mia”.
Al suo fianco ci sono la moglie e a volte i due figli di 18 e 17 anni, che gli danno una mano. “Sto portando avanti la mia attività con tanta soddisfazione – aggiunge -. I clienti si avvicinano alla moto Ape all’inizio con un certa diffidenza, ma dopo che assaggiano la prima pizza me ne ordinano altre. Il segreto sta nella lievitazione dell’impasto per 72 ore, che la rende leggera, e nei prodotti di qualità che uso. I turisti ne vanno pazzi”.