Donna Teresa: "Quello è nostro" | Caccia al tesoro di Porta Nuova - Live Sicilia

Donna Teresa: “Quello è nostro” | Caccia al tesoro di Porta Nuova

Teresa Marino in un frame delle video intercettazioni

Le intercettazioni. La moglie del capo mandamento gestiva una rete di prestanome.

Palermo - mafia
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2 min di lettura

PALERMO – Donna Teresa aveva la chiave degli investimenti economici del clan di Porta Nuova. Il marito e reggente del mandamento Tommaso Lo Presti era finito in carcere e sarebbe toccato alla moglie, Teresa Marino, continuare a gestire gli affari.

A giudicare dalle intercettazioni eseguite dai carabinieri il lavoro non le mancava. E non manca neppure a magistrati che non sono ancora riusciti a individuare una sfilza di attività commerciali e immobili schermati grazie ai prestanome. “.. sono completi, sono completi tutti e tre, solo manca uno proprio… da un po’ di tempo che lo devono aprire Rosario… lo devono aprire tranquillo… vedi … uno, due sono… tre per ora …”, diceva la donna riferendosi ad alcuni locali nella zona della Vucciria.

“… quello nostro è..”, aggiungeva per spazzare via gli ultimi dubbi del suo interlocutore. Ed ancora: “… quello il primo… pure nostro è … tre ne stiamo aprendo la… quello con Paolo, quello con… Luca, gli abbiamo fatto fare le cose dal fabbro lo devono aprire pure… almeno aprissero loro con questi io pagherei tranquillamente …”. Che si trattasse di attività commerciali emergeva con chiarezza nel passaggio successivo dell’intercettazione: “… onestamente in due mesi le entrate me li ha lasciate Rosario, quelli magari c’è il coso dei surgelati… abbiamo il coso dei surgelati pure… bene o male ci prendo che sono ottocento… mille… al mese, bene o male…”.

I locali, però, almeno per il momento non sono stati individuati. Le indicazioni fornite senza volerlo dalla donna non sono state sufficienti a portare gli investigatori sul posto. “Scendendo le scale… dopo la via Roma… scendi sulla sinistra sopra…”, troppo generiche per consentire ai pm Mazzocco, Malagoli e Demontis di scovare il tesoretto dei coniugi Lo Presti.

Da alcuni mesi la Marino si trova agli arresti domiciliari per occuparsi della sua famiglia di sangue dopo che, così sostiene l’accusa, si era sobbarcata la gestione di quella mafiosa. La donna, a soli 38 anni, è mamma e nonna. Era lei che avrebbe gestito, secondo i magistrati, la cassa della famiglia di Porta Nuova. Il marito le avrebeb dato le indicazioni e lei si sarebbe mossa con sempre maggiori difficoltà. A Porta Nuova in passato sono stati attenti a selezionare i prestanome per le attività commerciali. Le cose di recente sono cambiate: “… il primo se non mi sbaglio perché Tommaso me lo ha fatto vedere allora da fuori… il primo se non mi sbaglio è con gli altri, poi continui sempre su questo lato c’è questo con Luca… sempre con noi altri, a me Luca non mi ha fatto mai avere… Maddalena lo stesso… però Tommaso dice, ‘prima noi valutavamo se erano fanghi… se avevano pedigree… se non avevano… ora pure indegni prendi e facciamo soldi… tanto te li danno… meglio è…’ a questo di qua che allora gli stavo facendo la cosa dei surgelati… lavoravano con i surgelati… non meno mi hanno dato ogni quattro settimane… ogni sabato di quattro settimane non meno mi hanno dato sette e cinquanta… un mille… un mille e cento… “.


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