PALERMO – “Massimo rigore” dal punto di vista finanziario, ma con la giusta “attenzione alle risorse che possono essere investite per lo sviluppo” della Sicilia. Alessandro Dagnino parla per circa un quarto d’ora all’Ars e descrive brevemente le direttrici di marcia della sua attività all’assessorato regionale all’Economia.
Un intervento nel quale il neo assessore non ha nascosto l’emozione, con una buona dose di autoironia quando, nel suo incipit, si è rivolto all’aula e non al banco della presidenza, come prevede il regolamento: “Un errore, sono un neofita dell’aula”, ha scherzato. Il successore di Marco Falcone non si è limitato al semplice giuramento a Sala d’Ercole, ma ha anche voluto dare una risposta (“non mi sottrarrò al confronto”) alle sollecitazioni giunte dai banchi dell’opposizione assieme ai rituali auguri di buon lavoro.
La delega alla Programmazione
Su tutte la questione della delega alla Programmazione, sollevata dal leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca: “Assessore non faccia come Falcone, prenda in mano quella delega”, è stato il suggerimento di De Luca. Consiglio rispedito, seppur con grande cordialità, al mittente: la delega resterà nelle mani del presidente della Regione Renato Schifani.
Sul punto Dagnino ha spiegato: “La legge prevede che quella delega sia attribuita alla Presidenza della Regione. In passato è stata assegnata all’assessore all’Economia ma questa è una facoltà attribuita per legge al presidente, non è anomalo che resti nelle mani del governatore”. Dagnino ha detto chiaramente che non farà alcuna richiesta in questo senso: “Il presidente mi ha già largamente onorato della sua fiducia attribuendomi un gran numero di funzioni, lungi da me chiederne ancora”.
Le società partecipate
Il neo assessore all’Economia, che ha già iniziato a studiare i primi dossier negli uffici di via Notarbartolo, ha risposto anche sul riordino delle Partecipate della Regione, tema sollevato dal Cinquestelle Luigi Sunseri: “Sono stati fatti dei passi avanti significativi – ha sottolineato -, resta comunque un argomento di immediata attenzione per l’assessorato”.
Sul tavolo, come prima scadenza, c’è la manovrina che vale al momento 115 milioni di euro e che lieviterà inevitabilmente con gli emendamenti dei deputati: il termine ultimo per la presentazione delle proposte di modifica scadrà sabato mattina. “Sono salito su un treno in corsa”, ha ammesso Dagnino lasciando intendere che le cose andranno come da canovaccio.
Emendamento per gli agricoltori
Si va infatti verso un maxi emendamento che metterà insieme tutti i desiderata del Parlamento. Da Palazzo d’Orleans, intanto, arriva la notizia di un emendamento a firma Schifani: prevede l’esonero del pagamento per il 2024 dei ruoli che derivano dall’irrigazione di soccorso per gli agricoltori che ricadono nei comprensori dei Consorzi di bonifica.
Schifani: “Sostegno agli agricoltori”
Per questa agevolazione è previsto uno stanziamento di dieci milioni di euro. “Un ulteriore sforzo finanziario del governo – evidenzia Schifani – per sostenere un settore che sta pagando un grande prezzo a causa della siccità senza precedenti nella nostra regione”.