Dai cuffariani ai politici Pd | Chi c'è negli uffici di gabinetto - Live Sicilia

Dai cuffariani ai politici Pd | Chi c’è negli uffici di gabinetto

Costano cinque milioni l'anno. E vengono cooptati dalla politica. Chi sono gli “esperti” degli assessori.

PALERMO – Le facce più “nuove” si trovano negli uffici di gabinetto dell’assessore alla Salute e di quello alla Funzione pubblica. Un mese fa Baldo Gucciardi ha messo la sua firma sul contratto individuale del nuovo capo della segreteria tecnica Rosa Patti. Pochi giorni prima era toccato a Luisa Lantieri accogliere nei propri uffici di staff Vincenzo D’Agata. Un dirigente regionale la prima, e un esterno, invece, il secondo, che si aggiunge al lungo elenco degli esterni a sostegno del governo di Rosario Crocetta.

Esperti che costano, eccome. Sempre un po’ di più. Se, infatti, la spesa per gli esterni degli uffici di gabinetto nei primi tre mesi del 2015 ammontava a poco più di 900 mila euro, quest’anno ecco un’impennata: quasi 1,3 milioni di euro per novanta giorni di lavoro. Una cifra che, proiettata nell’arco dell’anno solare supera i cinque milioni di euro.

E dire che di personale a disposizione ce ne sarebbe, eccome. La Corte dei conti ogni anno sottolinea il dato incontrovertibile – e al momento difficilmente modificabile – dell’enorme numero di dipendenti regionali (quasi 17 mila), dirigenti in particolare (circa 1.600). Eppure non bastano mai. Gli assessori hanno bisogno di “gente di fiducia”. Anche a costo di far pagare un conto assai salato ai siciliani.

Oltre cinque milioni l’anno, dicevamo. Una bella somma se si pensa, poi, che spesso questi “esperti” sono cooptati direttamente dai partiti di riferimento dell’assessore. Uomini e donne di partito, che tra un convegno, una manifestazione e una “festa del partito” dovrebbero lavorare (anche) per la pubblica amministrazione nella quale sono inquadrati, seppur temporaneamente.

Tra pochi giorni, ad esempio, in concomitanza con la festa dell’Unità prevista a Catania, gli uffici di gabinetto rischiano di svuotarsi, col rischio di rendere – vista la nota centralità di questi esperti – assai difficoltosa l’attività degli assessori di turno. Ad esempio, solo per restare agli esterni chiamati in assessorato con qualifica dirigenziale (stipendi vicini ai 100 mila euro lordi l’anno), ecco all’assessorato all’Economia guidato da Alessandro Baccei il capo di gabinetto vicario Gandolfo Librizzi, storico braccio destro del sottosegretario al Miur Davide Faraone e nominato recentemente anche presidente del Conservatorio “Bellini” di Palermo. All’Energia, il capo di gabinetto vicario è Nicola Barbalace componente della segreteria regionale del Pd. Sempre alle “dipendenze” di Vania Contrafatto c’è il segretario particolare Dario Chinnici consigliere di circoscrizione eletto nella lista dem. Tutti alla festa dell’Unità, tra pochi giorni, insieme magari ad altri esperti legati storicamente al Pd, come Antonio Rubino, da anni collaboratore di Antonello Cracolici e segretario organizzativo del partito chiamato a ricoprire il ruolo di segretario particolare dell’assessore alla’Agricoltura. E ancora, al fianco dell’assessore Anthony Barbagallo, rappresentante dell’AreaDem che fa capo a Giuseppe Lupo, ecco la segretaria particolare Nadia La Malfa che per anni ha ricoperto il ruolo di addetto stampa della segreteria regionale del partito.

Ma non solo Pd. Perché gli uffici di gabinetto finiscono spesso per essere un ottimo strumento per riavvicinare al potere politici momentaneamente ai margini. È il caso di Marianna Caronia, chiamata a febbraio a comporre gli uffici di gabinetto dell’assessore Udc alla Famiglia Gianluca Micciché. Ex esponente di Cantiere popolare, il partito dei “cuffariani” ex Udc, la Caronia è comunque in buona compagnia. Perché a scorrere l’elenco degli esterni nei gabinetti ecco altri nomi per anni – e ancora più strettamente della Caronia – vicini al governatore di Raffadali. È il caso di Fabrizio Bignardelli, ex assessore provinciale al Turismo con Francesco Musotto ma anche capo della segreteria partciolare* di Totò Cuffaro ed ex esponente di Forza Italia. A marzo è stato proprio il presidente della Regione Crocetta a sceglierlo come componente del Collegio del Servizio di Pianificazione e Controllo Strategico di Palazzo d’Orleans. Un incarico di natura “tecnica”, più che politica però, nonostante il carattere fiduciario della nomina. Bignardelli era stato al Sepicos infatti anche negli anni di Cuffaro e di Lombardo.

Facce nuove e meno nuove, insomma. E quasi sempre legate alla politica di oggi o di ieri, nonostante la sbandierata voglia di “rompere col passato” di questo governo regionale. Al di là del “colore”, però, c’è anche il prezzo. Nel primo trimestre del 2016, come detto, il “personale con contratto non a tempo indeterminato in servizio per gli uffici di diretta collaborazione” è costato la bellezza di 1,3 milioni di euro: cinque milioni l’anno, metà dei quali destinati agli esperti con qualifica dirigenziale. Gli stessi esperti di Cuffaro, le stesse facce che popoleranno la prossima festa dell’Unità.

* avevamo erroneamente scritto che Bignardelli era a capo della segreteria tecnica.


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