29 Maggio 2013, 22:13
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PALERMO – Il Tar dà il via libera al completamento della multisala nell’ex stabilimento della Coca Cola. I giudici amministrativi, infatti, hanno dichiarato in parte inammissibile e in parte infondato il ricorso di una decina di cinema storici palermitani contro il comune di Palermo e messo un punto a una vicenda giudiziaria che ormai si trascinava a colpi di ricorsi e carte bollate.
Casus belli la conversione dell’ex stabilimento Sibeg Coca-Cola di Partanna Mondello in un cinema moderno, dotato di 11 sale per un totale di tremila posti con servizi connessi come bar, ristorazione e sala giochi. Un “gigante” che ha da subito preoccupato le altre sale (fra cui l’Aurora, l’Igiea Lido, l’Arlecchino, il Golden e il Metropolitan), che hanno così fatto ricorso al Tar per contestare la decisioni del Comune e fermare il progetto del gruppo imprenditoriale catanese, il Movieplex, che dovrebbe portare il marchio “The space cinema” nel capoluogo.
Un ricorso, presentato al Tar regionale, che chiedeva l’annullamento delle concessioni edilizie date dal Comune basandosi su due aspetti: la violazione della normativa regionale, che impone precisi paletti all’apertura di nuovi cinema tra cui anche la distanza di quattro chilometri da altre sale, e alcuni presunti abusi edilizi nella conversione dello stabilimento. La struttura, per problemi sismici, infatti, non poteva semplicemente essere ristrutturata e quindi è stata rasa al suolo e rifatta ex novo, tanto che il Comune ha concesso una concessione per ristrutturazione edilizia in variante. Ma, secondo i ricorrenti, il nuovo progetto presenta modifiche sostanziali rispetto alla vecchia struttura, tanto da presentare anche un’istanza di revoca in autotutela al Suap, lo Sportello unico per le Attività produttive, che a inizio febbraio ha chiesto ufficialmente alla ditta costruttrice di presentare delle controdeduzioni invitandola anche “a non proseguire i lavori di elevazione fino all’assunzione delle decisioni di competenza”. Lavori che, però, sono regolarmente proseguiti.
E ieri il Tar ha depositato la sentenza che, per quanto riguarda gli abusi edilizi, non è entrata nel merito sostenendo che i ricorrenti non avrebbero diritto ad agire, mentre sulla normativa regionale ha dichiarato il ricorso infondato facendo prevalere le norme sulla libera concorrenza. “Con riserva di approfondire la sentenza che apprendo adesso anche io – dichiara a Livesicilia l’avvocato Sabina Raimondi, che insieme al collega Alberto Marolda rappresenta i cinema locali – probabilmente ricorreremo in appello perché riteniamo fondate le istanze degli esercenti ricorrenti”.
Una decisione, quella dei giudici, che ha lasciato l’amaro in bocca ad Andrea Peria, presidente provinciale dell’Associazione nazionale esercenti cinema e proprietario del Golden: “Pur rispettando la sentenza del Tar, i giudici amministrativi non sono entrati nel merito dell’abuso edilizio ma hanno applicato un cavillo burocraticO. Un presunto abuso edilizio di tale portata è un danno al patrimonio della città, non solo per i cinematografi. Insieme ai colleghi Di Patti, Cordaro e Mangano ci riserviamo di valutare l’appello al Cga”.
“Fortunatamente il Tar ha fatto chiarezza sulla vicenda – commenta l’assessore alle Attività produttive Marco Di Marco – dove già in parte gli uffici avevano evidenziato che la procedura era corretta, così come nei casi di Euronics Bruno e Leroy Merlyn. Da questo punto di vista il Comune si è trovato nel mezzo di una disputa fra sale cinematografiche tradizionali e la nuova struttura”.
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29 Maggio 2013, 22:13