Dalla Juventus alla Juventus | L'inversione di marcia rosanero

Dalla Juventus alla Juventus | L’inversione di marcia rosanero

Nella gara di andata a Torino, i rosanero badarono solo a difendersi e ottennero un'inevitabile sconfitta. Ora le cose sono nettamente cambiate, sia sul piano dell'atteggiamento che su quello del gioco messo in mostra dagli uomini di Iachini.

calcio - serie a
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PALERMO – I numeri non fanno una squadra, ma l’atteggiamento sì. Il Palermo visto allo Juventus Stadium un girone fa non sarà lo stesso Palermo che scenderà in campo domani sera al Barbera. Su questo ci si può mettere la mano sul fuoco, sia per una tranquillità conquistata sul campo nel corso della stagione, si per gli uomini cambiati in sede di mercato. Il tutto con un elemento di novità impensabile ai tempi della sconfitta in terra piemontese, ovvero la linea difensiva a quattro che si è imposta come nuova arma tattica per i rosa di mister Iachini nel girone di ritorno. Dopo le sfide con Napoli e Cesena, anche l’incontro con la capolista vedrà scendere in campo una linea a quattro davanti a Sorrentino, niente a che vedere con lo schieramento a cinque opposto a Tevez e compagni nello scontro del girone d’andata.

Difesa a tre o difesa a cinque sono spesso sinonimi. Chi ha seguito il Palermo di questa stagione sa benissimo invece quale differenza si celi dietro a quei pochi metri di arretramento da parte dei terzini. Iachini, in fin dei conti, la difesa a cinque l’ha schierata in una sola occasione, proprio contro la Juventus, e i risultati non sono certo stati eccelsi. Un dominio territoriale dei bianconeri, come prevedibile, senza mai pungere nemmeno in contropiede, avendo perso la spinta dei cursori Morganella e Lazaar. Al loro posto giocarono Pisano e Feddal, due che oggi non si trovano più in Sicilia, e che non riuscirono a frenare le sortite offensive dei bianconeri. Una scelta difensivista che si è convertita in un autogol, tant’è che il Palermo non riuscì a creare un singolo pericolo alla porta avversaria.

Anche domani Iachini farà a meno di Morganella e – forse – di Lazaar, ma stavolta lo stratagemma sarà diverso. Perché per ostacolare il cammino di una Juventus avviata verso il trentunesimo scudetto, la difesa non sarà certo stravolta rispetto alle ultime partite. La linea a quattro ha dato certezze e anche contro i bianconeri tutto lascia pensare ad una conferma, seppur con qualche cambiamento negli uomini. Ballottaggio a destra dove Vitiello mette dalla sua una prestazione praticamente perfetta a Cesena da “opporre” al rientrante Rispoli, schierato titolare nella prima apparizione della linea a quattro. A sinistra, invece, Lazaar cerca lo sprint dopo aver recuperato dall’infortunio per togliere la maglia da titolare da Daprelà, favorito d’obbligo. Il tutto con Anđelković e Terzi confermati al centro, data l’assenza di Gonzalez, che nonostante il tentativo di bruciare le tappe e la voglia di recuperare già per questo weekend non dovrebbe farcela. Ma soprattutto, senza pensare a chiudersi troppo. Perché la lezione dell’andata è ampiamente bastata.


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