Palermo, maggioranza sull’orlo di una crisi di nervi

Dall’avanzo alla mozione: maggioranza sull’orlo di una crisi di nervi

In Aula anche una piscina gonfiabile per protesta

PALERMO – La mozione sulle famiglie arcobaleno, l’ordine dei lavori d’Aula, i campetti di calcio del City Group, la privatizzazione della Rap e, nella bagarre in consiglio comunale, perfino una piscina gonfiabile adagiata sui banchi della giunta per protestare contro la mancanza di strutture sportive in città.

Non si può dire che sia un’estate tranquilla per la maggioranza che a Palermo sostiene il sindaco Roberto Lagalla, dilaniata dagli scontri interni. Una tensione che si taglia col coltello ma che, secondo i ben informati, sarebbe fondamentalmente dovuta ai litigi sull’avanzo di amministrazione.

Un tesoretto da più di 60 milioni di euro per investimenti di cui il centrodestra discute da settimane, senza trovare una quadra. Il risultato è che la maggioranza andrà in ferie senza un accordo e al suo ritorno, fissato per giorno 20, è prevedibile che si ricominci a litigare.

Le liti sulla mozione

La seduta di lunedì si era chiusa con lo scontro sulla mozione per la trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali. Un testo che divide non solo la maggioranza, visto che Fratelli d’Italia fa ostruzionismo mentre il resto della coalizione è pronto a votarla, ma perfino le opposizioni e il mondo Lgbtqia+.

La mozione, caldeggiata dal comitato Esistono i diritti presieduto da Gaetano D’Amico, è sostenuta da un fronte trasversale che va da Avs a pezzi del Pd, passando per il forzista Gianluca Inzerillo e Fabrizio Ferrandelli.

Peccato che un altro schieramento, composto dalla dem Mariangela Di Gangi e dall’azzurro Ottavio Zacco, abbia presentato un emendamento voluto da altre associazioni Lgbtqia+ che in pratica riscrive la mozione. Una mossa che ha spaccato il fronte delle minoranze, con Inzerillo che ha sparato a zero sia contro Di Gangi che contro il meloniano Giuseppe Milazzo.

Fdi contro tutti

Uno stato di conflittualità su cui Fratelli d’Italia ha messo la ciliegina sulla torta, con un comunicato firmato non solo dai consiglieri ma perfino dagli assessori, tra cui il vicesindaco Giampiero Cannella.

“Si tratta di una vile strumentalizzazione per fini meramente elettorali – hanno tuonato i meloniani -. Dall’esito di questa vicenda i palermitani capiranno chi rispetta il programma elettorale e chi no, chi fa parte di questa maggioranza di centrodestra e chi invece prova a tenere il piede in due staffe”.

La piscina gonfiabile

Un clima da tutti contro tutti che ieri si è ripetuto in Aula, davanti agli attoniti esponenti delle associazioni arcobaleno. Il calendario dei lavori prevedeva una delibera urbanistica e le opposizioni hanno puntato il dito contro il presidente Giulio Tantillo, attaccato perfino da Milazzo che ha annunciato una mozione di sfiducia.

La consigliera di Oso, Giulia Argiroffi, ha messo in scena una protesta plateale contro la mancanza di un’alternativa alla chiusura della piscina comunale per i lavori del Pnrr, annunciata a più riprese dall’amministrazione ma rimasta sulla carta.

Con tanto di occhialini da nuoto, la Argiroffi ha appoggiato sui banchi della giunta una piccola piscina gonfiabile che Milazzo, in preda al furore d’Aula, ha posizionato sul banco della presidenza occupando poi il pulpito da cui si effettuano gli interventi. A quel punto la seduta è stata chiusa.

E’ probabile che della mozione, a questo punto, si riparli solo a fine mese, anche se perfino dall’Ars, per bocca dei deputati Gianfranco Micciché e Marco Intravaia, non certo in ottimi rapporti con Fdi, arrivano inviti a votarla.

Dai taxi ai campetti

Basta? No, perché la maggioranza sembra pronta a trovare ogni buon motivo per litigare. Dopo i taxi e i b&b in centro, la commissione Attività produttive ha messo nel mirino anche la localizzazione dei dieci campetti da calcio che verranno realizzati in collaborazione con il City Group.

“Non è pensabile che l’amministrazione comunale possa estromettere le commissioni di competenza rispetto a scelte così importanti per i territori che rappresentiamo insieme alle circoscrizioni”, ha scritto la commissione guidata dal forzista Ottavio Zacco.

Diametralmente opposta la mossa della commissione Sport, guidata dall’altro azzurro Salvo Alotta: “Esprimo grande soddisfazione per il lavoro degli assessori Anello e Carta, in sinergia con il City Group, che porterà alla realizzazione dei campetti”.

Maggioranza a brandelli

Un bailamme che, come detto, sarebbe dovuto alle liti sull’avanzo. Lo schema sugli interventi da finanziare, arrivato dalla giunta, avrebbe indispettito più di un consigliere di maggioranza: “Ce lo hanno calato dall’alto, senza alcun confronto preventivo”.

Una riunione di coalizione è stata già fatta e altre se ne terranno, anche se la quadra pare lontana. Il sindaco non ha messo piede in Aula né per la Rap né per la mozione sulle famiglie arcobaleno lasciando la maggioranza allo sbando, così come non ha preso alcuna decisione sulle nomine nelle partecipate.

Posizione defilata che, secondo alcuni big del centrodestra, consente all’ex rettore di non entrare apertamente in rotta di collisione con Fratelli d’Italia, partito che con Carolina Varchi ha incassato alla Camera l’emendamento che porterà 100 vigili in più in città.

Una strategia già adottata in altre occasioni, come il rimpasto: davanti alle liti meglio temporeggiare e rimandare, nella speranza che il tempo porti consiglio. Il sindaco ha così preferito non prendere posizione per evitare di schierarsi, ma il risultato è una maggioranza sbrindellata e senza regia, ostaggio degli scontri e in uno stato di perenne conflittualità. Non certo il miglior viatico per la pausa estiva.


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