CATANIA – “Fare chiarezza sul bando relativo alla nuova darsena commerciale al Porto di Catania, alla deviazione del Torrente Acquicella e all’effettivo rispetto delle procedure VIA/Vas per la realizzazione dell’opera”. Lo chiede Samuele Segoni, deputato di Alternativa Libera e membro della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, che sul tema ha depositato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente.
Secondo Segoni infatti: “Si deve far luce sui lavori fatti per le illegittimità ambientali che hanno permesso di edificare in piena foce del Torrente Acquicella ben 400.000 mc. e per altre gravi anomalie che vedono il nuovo Piano Regolatore Portuale (PRP) non munito delle valutazioni VIA e VAS in un’area classificata come sismica in zona due, e che necessita di verifiche obbligatorie di zona 1 per le strutture strategiche”. Segoni vuole sapere perché siano state realizzate delle opere della darsena portuale che hanno deviato l’intera foce del torrente Acquicella, nonostante tale corso fosse elencato in quelli protetti dalla Legge 431/85, lavori che hanno determinato lo sbancamento della spiaggia limitrofa con necessità di continue opere di manutenzione per far fronte al rinterramento naturale.
Secondo il deputato di Al, “Sarebbe necessario trasferire l’attività mercantile del porto di Catania presso il porto di Augusta e permettere al porto di Catania di esercitare unicamente la funzione di porto turistico, considerando la sua posizione urbanistica e strategica a ridosso del prestigioso centro storico barocco a incremento degli indotti della croceristica, della diportistica, della pesca professionale e turistica, creando tra l’altro nuove opportunità occupazionali”.