PALERMO – “L’azzeramento del governo per motivi squisitamente politici interni alla maggioranza fatto mentre si devono trattare temi delicati e questo andazzo che vuole la distruzione di pezzi di futuro per risolvere momentaneamente un problema, mi ispirano terrore: una paura ragionata per il domani della nostra Isola – dice Nino D’Asero, capogruppo di Ncd all’Ars – Con la Finanziaria ter, è stata aggredita l’Ircac per oltre 20 milioni di euro e, oggi, si vuole procurare un danno incalcolabile alla Crias sempre per tamponare una falla”.
“È logico voler risolvere il problema dei precari, dei forestali – riprende D’Asero – ma non possiamo distruggere i fondi speciali di Crias, Irfis e Ircac, ammazzando così la microimpresa. L’utilizzo di questi fondi sarebbe giustificabile soltanto se la politica e l’economia siciliane fossero all’ultima spiaggia; oppure è questo che si vuol dire: siamo all’ultima spiaggia!”.
“Stiamo preparando il nostro fallimento ed è per ciò che mi appello ai capigruppo, all’Aula e, in particolare alla commissione Bilancio perché sia presidio a difesa delle garanzie per il futuro” chiude l’argomento il capogruppo Ncd il quale, conclude il proprio intervento parlando di un problema tornato all’attualità, cioè quello delle gare in Sanità: “Occorre fare un passo indietro – afferma D’Asero – e annullare il sistema delle gare centralizzate poiché portano soltanto nocumento alle imprese siciliane a beneficio di grosse aziende esterne le quali sfruttano le possibilità che loro offre il territorio e non producono servizi. Queste stesse gare, per loro natura, sono anche quasi sempre invalidate, col risultato di ottenere soltanto spese. Per questo ho anche presentato una interpellanza allo scopo di sollecitare un atto di indirizzo per una inversione di tendenza per la quale si coniughi il risparmio della spesa ai risultati effettivi”.