PALERMO – “E’ il momento di affrontare la questione dei precari con determinazione”. Il capogruppo del Pdl all’Ars, Nino D’Asero, interviene nella polemica montata dopo l’approvazione del decreto D’Alia sul pubblico impiego che in questi giorni ha visto nascere pareri contrastanti tra di loro, almeno sull’attribuzione delle ‘colpe’. Sulle responsabilità, insomma, sono intervenuti praticamente tutti i rappresentanti della politica siciliana. Adesso, però, è il momento di trovare una soluzione. E il presidente della Regione Rosario Crocetta, infatti, sarà a Roma mercoledì per un incontro con il governo nazionale sulla spinosa questione dei precari, per la quale oggi dovrebbe essere anche attivata un’unità di crisi tra il governo regionale, i sindacati e l’Anci.
Ma per D’Asero questo è il momento di trovare una soluzione definitiva: “Basta con la politica del ‘tirare a campare’ – dice il capogruppo Pdl a Livesicilia -. E’ da quando il governo nazionale ci ha concesso la proroga nel 2010 che l’esecutivo regionale rimanda la messa a punto di un piano di stabilizzazione che dia una reale prospettiva ai lavoratori. Adesso rischiamo di arrivare ad un punto di non ritorno”. Un piano, secondo D’Asero, che dovrebbe portare ad una qualificazione dei lavoratori che, così, “non sarebbero più visti come un peso”. E il Pdl è pronto a presentare proposte in merito. Prima, però, “è necessario un confronto, vista l’emergenza, e soprattutto è necessario capire quali sono le politiche che possiamo mettere in atto, prima di fare proclami che poi non avranno seguito”.
Ben vengano, quindi, le proposte di Partito democratico e del vicepresidente Ars Antonio Venturino, che nei mesi scorsi hanno presentato due proposte di legge che vanno nella direzione della stabilizzazione. Quella del Pd (primo firmatario Mariella Maggio), ad esempio, prevede di chiedere un’ulteriore proroga di tre anni, periodo in cui dovrebbe iniziare un percorso di stabilizzazione graduale dei precari degli Enti locali. Proposte “utili”, ma prima – sottolinea D’Asero – “è necessario studiare un percorso. Al di là delle manie di protagonismo”.
