PALERMO – “Meglio tardi che mai, ma da qui a brindare ce ne passa”. Sergio Lima, componente della segreteria regionale del Pd, interviene sul Ddl anti-crack, per il quale sono stati stanziati 11 milioni di euro.
Ddl anti-crack, l’intervento di Lima
E proprio dalla cifra, Lima esordisce: “Poco più di 11 milioni di euro, ma su un triennio. Quindi neppure 4 milioni l’anno. Somme nuove. Il resto è un rimpasto di cifre esistenti. Una cifra che se ben spesa può certo aiutare ma non sconvolgere in positivo il sistema della prevenzione”.
“C’è un impianto, cosa positiva- continua Lima – che mira alla riduzione del danno. Effetto degli interventi delle associazioni e degli operatori. Servirebbe capire come questo impianto si potrà relazionare con un governo nazionale, dello stesso colore di quello regionale, che da questo orecchio non pare sentirci. Anzi, promuove politiche esclusivamente securitarie e repressive. Fallimentari a giudicare dai dati”.
La prevenzione
“Resta la questione della prevenzione – aggiunge ancora il componente della segreteria del Pd – faremo le solite campagne su “la droga fa male” o si proverà a dare la possibilità di sperimentare altre forme di intervento meno ingessate e stantie? Questo, il ddl non lo dice”.
Sergio Lima parla anche del “rischio, concreto, di uno strumento piegato sulla visione burocratica”. “Anche su questo – insiste – non appare netta la strada intrapresa. Vedremo il testo che uscirà dall’aula e soprattutto la distribuzione di fondi e interventi. Ma davvero i festeggiamenti appaiono prematuri”.
Il componente della segreteria regionale del pd ricorda che si attende ancora “la piena attuazione di due norme, diritto allo studio e accoglienza e integrazione dei migranti, approvate tra applausi e pioggia di comunicati entusiastici che hanno prodotto nel concreto poco”.
“La volontà politica di intervenire – conclude – più che dal voto in aula si dovrà manifestare negli interventi concreti. E rapidi”.