CATANIA – Secondo il ragioniere generale, Giorgio Santonocito, non esisterebbe alcun elenco allegato alla nota trasmessa in data 14 dicembre. “La nota risponde a un’esigenza ben precisa– spiega a LivesiciliaCatania – infatti, la procedura di riequilibrio prevede una ricognizione straordinaria che è propedeutica al riequilibrio dei debiti fuori bilancio. Ecco qui che noi, in massima adesione alla norma, abbiamo semplicemente detto a tutti i direttori, oltre al censimento che abbiamo fatto al 30 settembre, se da allora a oggi siano intervenuti nuovi fatti di cui dovevamo essere a conoscenza per aggiornare l’elenco. Abbiamo chiesto di informarci e non avevamo bisogno di allegare nulla. Il prospetto, invece, esiste – continua – però è allegato a una nota del 26 ottobre 2012, una nota trasmessa alla procura regionale della Corte dei conti e al Collegio dei revisori, e riguarda tutta un’altra cosa. Quel prospetto, che riporta 63 milioni circa, riguarda i debiti che erano riconosciuti nell’ambito dei bilancio 2009, 2010 e 2011 a quella data e non ancora riconosciuti dal Consiglio comunale, ma finanziati; il prospetto che riporta i 55 milioni (che poi riporta 52 milioni n.d.r.) sono invece i debiti ancora da finanziare”.
Insomma, per il ragioniere generale i 63 milioni, dunque, sarebbero i debiti rilevati a ottobre 2012 e finanziati. “I 55 milioni – aggiunge – sono i debiti fuori bilancio che abbiamo riferito a tutti gli enti sovraordinati, e sono quelli ancora da finanziarie. Il 5 novembre, io stesso, ho trasmesso i dati dei 55 milioni alla corte dei conti, proprio per rilevare il fatto che da lì in poi venivano violati gli equilibri e che quindi era necessario ricorrere alla procedura del riequilibrio finanziario, cui abbiamo fatto ricorso con la delibera del 6 dicembre”.
Dunque, la somma dei debiti fuori bilancio da finanziare sarebbe di 55 milioni di euro. Questi sono i dati che sono stati trasmessi alla Corte dei Conti. L’altro prospetto, invece, farebbe riferimento a debiti che a ottobre avevano il finanziamento, anche se non sono ancora riconosciuti dal Consiglio comunale. “Quando questa amministrazione si è insediata ha trovato un indebitamento di oltre un miliardo – conclude Santonocito – e di questo miliardo, a oggi, abbiamo rilevato e in gran parte finanziato e pagato oltre 202 milioni di debiti fuori bilancio. Ci siamo impegnati nella massima trasparenza”.
Negli ultimi mesi del 2012, sono stati numerosi i prospetti di debiti fuori bilancio trasmessi dalla Direzione Ragioneria Generale del Comune di Catania, sia alla Corte dei Conti che ai propri Dirigenti; come segnalato più di una volta dal collegio dei revisori dei conti, addirittura prospetti con debiti fuori bilancio già pagati nel 2010 ma inseriti nei prospetti del 2011 , da riconoscere e riconosciuti. Esplicito in questo senso è il chiarimento che lo stesso collegio dei revisori chiede al punto n. 2 della relazione inviata all’amministrazione e ai consiglieri comunali lo scorso 9 novembre:
“In data 05/11/2012 la Direzione Ragioneria Generale ha trasmesso con posta elettronica al Collegio dei Revisori il prospetto contenente l’elenco dei debiti fuori bilancio ancora da riconoscere alla data del 31/12/2011, richiesto con nota prot. 387 del 30/10/2012. I dati rappresentati sul prospetto trasmesso al Collegio riportano l’ammontare complessivo di debiti fuori bilancio da riconoscere pari ad Euro 63.117.421,76, di cui 2.139.698,83 riconosciuti e finanziati così come risultante dal prospetto trasmesso in data 06/11/2012. Dall’analisi del sopra citato prospetto sono state riscontrate le seguenti differenze: -debiti fuori bilancio in attesa di riconoscimento Euro 61.321.841,62 (come da prospetto fornito in data 07/08/2012); -debiti fuori bilancio in attesa di riconoscimento come da prospetto fornito in data 05/11/2012 Euro 63.117.421,76. Nel corso della seduta Consiliare del 06.11.2012, il consigliere Avv. Rosario D’Agata ha consegnato al Collegio dei Revisori copia della sentenza riferita alla causa civile n. 6522/2003 R.G. promossa dalla Fasano Costruzioni s.r.l. contro il Comune di Catania, depositata in Cancelleria il 10/12/2010. Il Collegio, effettuate le verifiche del caso, constata che: -in data 06/04/2011 la sentenza sopra citata è stata comunicata dalla Cancelleria della Corte di Appello alla Direzione Affari Legali del Comune; -in data 06/09/2012 l’avv. Ricca Silvana ha notificato alla Ragioneria Generale formale diffida ad adempiere (prot. n. 277496 del 06/09/2012). In merito a quanto sopra, il Collegio segnala che l’Ente è obbligato a identificare e valutare eventuali passività potenziali al fine di predisporre adeguati accantonamenti che permettano la copertura dei futuri debiti. Se i futuri debiti sono certi nell’anno e nel quantum, questi formano specifico stanziamento di bilancio o, in alternativa, è riservata quota parte di avanzo a copertura di essi (cfr. principio contabile n. 3 punto 71). L’obbligazione di pagamento che trova la sua fonte nella sentenza esecutiva si perfeziona con il deposito del provvedimento giurisdizionale e il debito si impone all’Ente ex se, in virtù della forza imperativa del provvedimento giudiziale e indipendentemente dal riconoscimento della sua legittimità che è esplicita nella fonte dalla quale il provvedimento promana. Il riferimento ordinamentale a sentenze esecutive è in linea con il testo dell’art. 282 c.p.c. per il quale le sentenze di primo grado sono provvisoriamente esecutive tra le parti; il ché non lascia all’Ente alcun margine di giustificazione che ne impedisca il pagamento, potendosi provvedere sin dal deposito della sentenza di primo grado medesima, di per sé esecutiva”.