CATANIA – Alex Egorov si conferma la bestia nera di Clemente Russo, e sul ring allestito al PalaCatania davanti a 4000 spettatori è il russo a ottenere il pass per le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Decisione unanime da parte dei giudici, due dei quali hanno dato la vittoria a Egorov per due punti (77-75), mentre il terzo ha visto il pari (76-76), in un verdetto apparso giusto, visto l’andamento delle otto riprese. Il russo, che aveva già battuto di misura il doppio argento olimpico in novembre a Bergamo, è stato anche stavolta un rullo compressore, e per Russo c’è stato poco o niente da fare. L’italiano aveva condotto una buonissima prima ripresa, restando in vantaggio fino al termine del terzo round, ma dal quarto in poi è stato Egorov a prendere il sopravvento e a convincere i giudici di aver condotto un match migliore rispetto al padrone di casa. Per Russo, però, le speranze di andare alle Olimpiadi di Rio non sono svanite nella serata catanese: il casertano, infatti, dovrà vincere il secondo torneo di marzo per guadagnarsi la finale cycle 1 di settembre, che assegna ufficialmente a entrambi i contendenti la partecipazione olimpica. E lo stesso Clemente, subito dopo il verdetto, è apparso come di consueto determinato: “Egorov è stato un rullo compressore. Viene sempre avanti, ma i colpi più belli li ho portati io. Ha vinto il match non per la preparazione atletica, ma per le fibre muscolari. Ho dato il massimo, avevo bisogno di accorciare: 8 round sono lunghi non è come ai Giochi. Volevo fare un anno e mezzo di preparazione olimpica, invece tornerò sul ring a marzo per guadagnarmi la mia quarta Olimpiade: un record per l’Italia”.
Davanti ai 4000 spettatori che hanno riempito il PalaCatania, il pugile di Marcianise non è riuscito a prendersi la rivincita nei confronti del russo, che lo aveva già sconfitto nell'ultimo precedente. La caccia al pass per Rio è solo rimandata.
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