CATANIA – Laburisti di tutto il mondo unitevi: Demosì organizza l’offensiva. Angelo Villari e Concetta Raia, dioscuri della sinistra Pd etnea, sembrano lavorare alacremente in vista del congresso del prossimo anno e del possibile cambio al vertice. Sognando una futura segreteria a guida Nicola Zingaretti, l’area laburista si porta avanti con il lavoro. Oggi pomeriggio un drappello di simpatizzanti si è dato appuntamento al Principe Hotel per fare il punto sulle sorti del Pd e del campo progressista e organizzare Demosì a livello cittadino e provinciale. “Ripartiamo dal territorio, dalla città, dalla provincia, dai consiglieri comunali eletti, ma anche da tutte quelle persone che non ricoprono un ruolo nelle istituzioni”, spiega l’ex deputata regionale Concetta Raia.
“Lo spazio per una politica di centrosinistra c’è”, assicura. L’idea di fondo è “strutturare” le domande di cambiamento che arrivano dal territorio e organizzare una risposta politica. “Tutto va messo in discussione perché le cose fatte in questi anni dal Pd hanno dato scarsi risultati politici”, argomenta Raia. Sul banco degli imputati, neanche a dirlo, c’è il renzismo. “Abbiamo perso una grossa fetta di elettorato che adesso vota per il Movimento Cinquestelle o si astiene: servono parole nuove per accendere l’entusiasmo”, dice Raia preoccupata per il segno “delle politiche contro i migranti”. “Oggi si sta facendo una politica di distrazione di massa: si parla di migranti e non sappiamo che fine abbiano fatto tutte le promesse messe in campo in campagna elettorale come l’abolizione della legge Fornero e il tema del lavoro”, attacca.
Anche la misura del reddito di dignità convince fino a un certo punto. “Il decreto Dignità va studiato con attenzione: dopo avere ridotto la precarietà da 36 a 24 mesi ma devi sapere cosa fare dopo”, argomenta Raia che suggerisce di “cambiare le parole d’ordine del Pd”. “Bisogna rimettere al centro una politica di centrosinistra non con uno sguardo all’indietro”, spiega “E’ in malafede chi dice vogliamo rifare i Ds, il Pds o addirittura il Pci, ma servono paletti ben precisi e discontinuità con le politiche degli ultimi anni”, argomenta Raia.