Una decisione importante, quasi storica. Palermo-Catania, derby in programma il 14 novembre allo stadio “Renzo Barbera” sarà aperto a entrambe le tifoserie. Lo ha deciso il Casms dopo che il match era stato definito “ad alto rischio”. Palermitani e Catanesi quindi tornano nello stesso stadio, ad assistere ad un derby. Naturalmente dalla città etnea potranno recarsi a Palermo solo chi è in possesso della tessera del tifoso. Una decisione piuttosto delicata, considerato che il derby siciliano, viene giocato da tre anni con la presenza allo stadio di una sola tifoseria, a causa dei gravi incidenti che il 2 febbraio 2007 portarono all’uccisione dell’ispettore capo di Polizia, Filippo Raciti. Soddisfatto il presidente rosanero, Maurizio Zamparini che a livesicilia dice: “Una bellissima notizia, sicuramente non succederà niente ed è quindi giusto che due tifoserie corrette come quelle di Palermo e Catania possano assistere a questa partita. C’è solo una bella rivalità, niente di che. Sono convinto che ormai i violenti siano stati tirati fuori, sono molto contento per questa decisione del Casms, ripeto è giusto così”. Livesicilia sente anche l’altra sponda, parla l’amministratore delegato rossazzurro, Pietro Lo Monaco: “Ci lavoriamo ormai da un anno. Circa un mese fa abbiamo avuto una riunione con il Prefetto e con gli organi competenti, una riunione molto importante in cui abbiamo avuto la notizia che in occasione del derby le porte sarebbero state aperte. Mi fa piacere, una decisione che si poteva prendere anche prima. Le due tifoserie sono corrette e civili. Ripeto, mi fanno piacere anche le parole di Zamparini, concordo con lui, sarà una bellissima giornata di sport. Ci sarà una bella rivalità, i soliti sfottò e tanto calcio”.
Zamparini ha anche confermato che domani sarà a Palermo e che probabilmente nella giornata di sabato terrà una conferenza stampa in cui cercherà di fare chiarezza sulla vicenda “Direttore Sportivo”. È sempre più probabile che il Palermo termini la stagione senza la figura del ds, e si affiderà ai due operatori di mercato Massara e Cattani.
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