Il voto sulla piattaforma Rousseau a favore del governo Draghi non sopisce gli slanci dei dissidenti M5s. “Ne valeva la pena?”, ha commentato Di Battista dopo la lettura della lista dei ministri, e cresce la tensione in vista del voto sulla governance previsto per il 16 febbraio. Sarebbero decine i parlamentare pronti a non votare la fiducia a Draghi.
Scosso anche il centrodestra, che vede esclusa l’area ‘sovranista’ a favore dei moderati dopo lo strappo con Fratelli d’Italia. L’urgenza della gestione della pandemia e della crisi economica unisce i partiti di governo.
Salvini promette “gioco di squadra”, Berlusconi è tra i primi ad assicurare il sostegno, non senza qualche dubbio sui ministri. Zingaretti promette sostegno “con lealtà e convinzione” promettendo più donne tra i sottosegretari. Renzi entusiasta per “una squadra di alto livello”