CATANIA – Il Catania si avvicina al mese di dicembre in una situazione meno drammatica rispetto a 30 giorni fa, visto che tra gli etnei e la zona retrocessione ci sono comunque quattro squadre e qualcosa di meglio, sul piano della disposizione in campo, si è vista. A Terni i rossoazzurri sono caduti solo nel secondo tempo e solo dopo la clamorosa e sciocca scenata di Sebastian Leto, il quale ha perso in un attimo tutto il credito da lui guadagnato dopo la fondamentale doppietta nel derby di Trapani. Nell’ultimo mese dell’anno i giocatori di Sannino scenderanno in campo ben cinque volte, con la conseguente conclusione del girone di andata prima della lunga sosta di gennaio che consentirà di smaltire qualche tossina, fare il punto della situazione in vista della seconda parte del campionato e magari piazzare qualche colpo di mercato.
In primis, sabato prossimo al ‘Massimino’ arriverà il Bologna, in un altro match in cui il Catania dovrà dimostrare di meritare un posto tra le squadre che possono ancora conquistare un posto ai playoff. Le vicissitudini relative al passaggio di proprietà della società nelle mani di Joe Tacopina stanno un po’ distraendo i felsinei, capaci comunque di mantenere un buon andamento in questa prima fase del campionato e di conquistare una posizione che, se il campionato finisse oggi, varrebbe l’accesso alla post-season. Dall’altra parte, però, c’è da considerare la doppia squalifica del bomber Cacia e del difensore Oikonomou, per una squadra che, assieme alla Ternana, sta mantenendo il miglior andamento esterno del campionato, e che sabato si troverà di fronte una delle migliori squadre della cadetteria per punti conquistati tra le mura amiche, con quattro vittorie consecutive ottenute al ‘Massimino’.
Il Catania dovrà sfruttare al massimo il fattore campo, visto che delle cinque partite da disputare a dicembre ben tre sono in programma al vecchio ‘Cibali’. Oltre alla sfida di inizio mese contro il Bologna, i rossoazzurri scenderanno sul proprio campo il 20 e il 28 dicembre prossimi, rispettivamente contro il Brescia e contro la capolista Carpi. E proprio l’ultima sfida dell’anno potrebbe valere come prova del nove per i ragazzi di Sannino, visto che la compagine di mister Castori sta disputando una prima parte di campionato straordinaria e sta dimostrando di meritare il ruolo di capolista. Proprio in partite del genere è venuto a mancare il vero Catania, come si è visto in gare come quelle contro Bari, Perugia, Frosinone, Avellino e soprattutto Spezia: sfide da considerare come dei veri scontri diretti per guadagnare un posto di riguardo in classifica, e che si sono trasformate in vere e proprie disfatte, visto che gli etnei le hanno perse tutte e cinque. Discorso diverso per il derby di Trapani, forse l’unico “big-match” in cui il Catania ha sfoderato carattere.
Chiudiamo con le due gare esterne del Catania a dicembre, ovvero quella del 13 sul campo del Livorno e quella della vigilia di Natale al “Tombolato” contro il Cittadella. Contro i labronici sarà fondamentale non lasciare campo ad una squadra che è alla ricerca di tranquillità e continuità di risultati, mentre i veneti hanno spesso dimostrato di badare ad accontentarsi. A conti fatti, dunque, il Catania dovrebbe puntare ad un bottino che oscilla tra i 13 e i 17 punti per potersi ritenere soddisfatto. Sarebbe un fatturato quasi pari a quanto ottenuto dagli etnei nelle prime sedici giornate, pertanto potrebbe sembrare quasi utopistico conquistare così tanti punti, ma Calaiò e compagni hanno il dovere di provarci.
