PALERMO – Un piccolo giallo emerge sulla paventata chiusura dell’Istituto superiore di giornalismo di Palermo. Nella giornata di oggi i dieci lavoratori dell’ente, che quest’anno compie il suo sessantesimo compleanno, hanno diramato un comunicato, annunciando la chiusura dei battenti. “Da lunedì mattina – si legge nella nota – i dieci dipendenti a tempo indeterminato dovranno rimanere a casa. Stamattina sono infatti giunte loro le lettere di cassa integrazione in deroga a zero ore. I dipendenti, al momento con contratto di solidarietà dopo aver usufruito della cassa integrazione in deroga al 20 per cento per quasi un anno, sono in stato d’agitazione già da diverso tempo”.
A stretto giro di posta arriva la replica del vicepresidente Francesca Chiaramonte: “Quella dei dipendenti è un’iniziativa non concordata. Ritengo sia un errore, perché da parte dell’assessore Scilabra c’è stata massima disponibilità a venire incontro alle nostre richieste, anche se nel bilancio provvisorio non è stata stanziata nessuna cifra per noi”. In via Maqueda sono dunque ottimisti sull’accesso a contributi regionali, necessari a far andare avanti l’Istituto dopo la soppressione della tabella H, principale fonte di introito negli anni passati.
Intanto, dallo scorso agosto l’Istituto di giornalismo non ha presidente, visto che il dimissionario Gaspare Noto non è stato sostituito. Fra le attività svolte da un ente che non forma giornalisti bensì li aggiorna ci sono una serie di corsi a pagamento, che hanno visto la partecipazione di alcuni professionisti di testate nazionali. Attiva anche una convenzione con l’Ordine dei giornalisti dal 2010, grazie alla quale il seminario obbligatorio per diventare giornalisti pubblicisti è organizzato dall’Istituto.
Negli anni passati un corso di giornalismo era stato organizzato dall’Istituto, al cui termine veniva rilasciato un diploma, che però non era riconosciuto dall’Ordine dei giornalisti per l’iscrizione all’albo dei professionisti. Fra le attività svolte anche l’attivazione di un corso universitario, in convenzione con l’ateneo Kore di Enna terminato nel 2009. “La nostra attività è importante, perché garantisce la formazione dei giornalisti – sottolinea Francesca Chiaramonte – e lo sarà ancora di più con la riforma della professione”. Intanto le sorti dell’ente palermitano restano appese alle disponibilità della Regione siciliana.
Il comunicato del Cda
“E’ doveroso precisare che dal 25 febbraio prossimo non ‘chiuderà’ l’Istituto Superiore di Giornalismo. E’ semplicemente stata sospesa l’attività in attesa dell’erogazione del contributo regionale con l’approvazione della prossima finanziaria per l’anno 2013, tenuto conto che, fino all’anno scorso il contributo gravava sulla ‘c.d. tabella H’. L’assessore Scilabra, anche interventuta personalmente ad un incontro presso la sede di Via Maqueda 334, ha fornito pubblicamente ampie garanzie sulla valorizzazione ed il rilancio dell’Istituto Superiore di Giornalismo”.
Il Cda, Francesca Chiaramonte e Salvatore Li Castri