PALERMO – Novità e immobilismo si alternano sul fronte dei contributi regionali ai disabili siciliani. L’assessorato alla Famiglia ha pubblicato il nuovo bando 2019 per richiedere gli aiuti economici destinati all’assistenza per le patologie gravissime; paradossalmente, però, i pagamenti del 2018 sono fermi al palo dalla scorsa estate.
Un mese di tempo, dall’1 novembre all’1 dicembre, per presentare le istanze agli operatori dei distretti sociosanitari e dei Pua, neonati sportelli unici per la disabilità presenti nelle Asp. La novità più importante riguarda i destinatari del bando: oltre ai nuovi casi di disabilità, e a quelli già esistenti che non sono riusciti a presentare la domanda lo scorso anno, potranno riprovarci – con ulteriori prove di idoneità – anche coloro la cui domanda era stata bocciata in precedenza. Invariate le modalità con cui verrà determinato l’importo dell’assegno: circa 1.200 euro se l’indicatore Isee è inferiore a 25 mila euro annui, non oltre gli 840 euro se superiore.
Una tempestività che le associazioni di settore accolgono con scetticismo: “Poiché limita il periodo di presentazione – osserva Lunia Ales del comitato ‘Siamo handicappati no cretini’ – il nuovo bando per i non censiti non contempla le disabilità sopraggiunte per evento traumatico dopo il 2 dicembre. Inoltre il modulo richiede il valore Isee entro dicembre ma, poiché la scadenza di questo è inevitabilmente il 15 gennaio, non ha senso chiederlo adesso. Infine non si fa alcun cenno alla possibilità di presentare domanda per aggravamento delle condizioni da parte di chi è stato respinto. La sensazione è che non ci sia stato un sufficiente dialogo tra i due assessorati, alla Salute e alla Famiglia, e che questo abbia generato un documento incompleto”.
A breve termine anche le scadenze che la Regione Siciliana impone alle Asp per verificare l’effettivo diritto agli aiuti da parte dei richiedenti, che si aggiungeranno ai 10.746 disabili gravissimi siciliani già censiti: la finestra stabilita è di 90 giorni dal termine della presentazione delle istanze, entro i quali le aziende sanitarie provinciali dovranno preparare le graduatorie fondamentali per le conseguenti valutazioni economiche.
Ma rimane lo scoglio del blocco dei pagamenti relativi al 2018. All’inizio di ottobre, ‘Siamo handicappati no cretini’ aveva illustrato a Live Sicilia lo stato di un disagio già ben noto ai diretti interessati; oggi nulla è cambiato, e al clima di attesa si aggiunge lo scetticismo sulle possibilità, per la Regione, di riuscire in tempi brevi a inserire nel bilancio i fondi sia per i pagamenti ancora fermi che per quelli futuri. “Stiamo ancora aspettando agosto e settembre, e ottobre sta finendo – sottolinea Ales –. I tempi non sono stati previsti o comunque organizzati a sistema, e ci sono ancora tantissimi che non hanno ricevuto né la raccomandata con modulo, né la chiamata per andare a compilarlo”.