"Disabili senza assistenza" | Scatta la protesta - Live Sicilia

“Disabili senza assistenza” | Scatta la protesta

'La Regione siciliana e la provincia - si legge in una nota - non hanno rispettato gli accordi presi nel tavolo di fine ottobre, non trasferendo la prima le risorse necessarie per la nuova proroga".

PALERMO- E’ in corso una protesta dei precari Coop Sociali, assistenti ai disabili nelle scuole superiori di Palermo e provincia, a palazzo Comitini. Coi precari ci sono anche genitori coi figli disabili. ”La Regione siciliana e la provincia – dice una nota – non hanno rispettato gli accordi presi nel tavolo di fine ottobre, non trasferendo la prima le risorse necessarie per la nuova proroga da novembre e volendo ridurre la seconda le ore del servizio con la grave conseguenza di peggiorare un servizio che già ha subito una riduzione di ore due anni fa per i contratti “solidali” per salvare diversi precari dal licenziamento, e che un’ulteriore riduzione oraria porterebbe al rischio concreto di non potere assistere in toto gli studenti disabili per come invece per legge gli spetta”.

Con i lavoratori che protestano c’è anche Giada Pumà, 18 anni, su una sedia a rotelle. Giada frequenta l’ultimo anno della scuola Ipsia Enrico Medi e questa mattina non è andata a scuola perché il servizio è fermo. “Da oggi non vado a scuola – dice la studentessa -. Quest’anno ho gli esami di maturità e non mi posso permettere di fare assenze, chiedo che il servizio venga garantito”. Secondo i dati del sindacato Slai Cobas sono circa 300 i lavoratori delle cooperative che svolgono il servizio di assistenza a circa 12 mila studenti della Provincia. “Da oggi siamo senza contratto – dice Agostino Comella dello Slai Cobas – Siamo qui per protestare anche contro la proposta di ridurre le ore di lavoro da 27 a 25 per gli addetti al servizio igienico sanitario e 21 per gli assistenti alla comunicazione che operano nelle scuole, mentre per il servizio di trasporto non sappiamo ancora se sarà attivato. Per garantirlo fino a dicembre servono circa 600 mila euro. Diciamo no alla riduzione delle ore di servizio e chiediamo un intervento del governo regionale”.

Inoltre oggi una delegazione delle famiglie dei neurosensoriali e le istituzioni come Uic, l’ente nazionale sordi Annibale Maria di Francia, l’Atha, Integrazioni segni sono stati ricevuti dalla dirigente regionale Lo Bello e dal presidente della Regione in merito ai tagli imposti dalla Provincia ai servizi dedicati ai disabili. Lo fa sapere il segretario della Cisal Angelo Barranca.

AGGIORNAMENTO
La Regione ha dato appuntamento agli enti e ai sindacati per mercoledì alle 16. Ad oggi mancano all’appello 200mila euro per novembre.


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