Dopo il tragico incidente avvenuto domenica sera sull’autostrada Palermo-Messina, della famiglia Cianciolo rimane il ricordo custodito in una piccola traversa di via Dante, al numero 31 di una palazzina a 5 piani, via Vito La Mantia. Le immagini sono scomposte pezzo per pezzo nella mente dei vicini, dei negozianti e di chi li conosceva solo di vista, le stesse persone che al di là delle ovvie dichiarazioni rilasciate in momenti come questo, delineano il ritratto di una famiglia assolutamente normale, a modo e con la quale era piacevole intrattenersi nei pochi momenti in cui, il lavoro e la cura delle figlie, permettevano di farlo. A fornire per primo questo ritratto è un giovane extracomunitario che gestisce un supermercato con altri suoi connazionali, proprio accanto al portone dei Cianciolo. A stento trattiene le il pianto, lui li conosceva bene, soprattutto Tiziana Volo, la moglie di Dario, le portava la spesa a casa ogni mattina. Tiziana il giorno dell’incidente si trovava alla guida della Renault Megane Scenic, la famiglia stava rientrando a Palermo dopo un battesimo celebratosi a Messina, quando il forte maltempo e forse una curva imboccata male con il manto stradale troppo bagnato , ha fatto perdere il controllo della vettura che si è schiantata contro il guard rail, uccidendo sul colpo Tiziana, la zia Carla Volo Scuderi di 78 anni e le due bambine Eliana e Asia di 3 e 4 anni.
Delle bimbe ha uno splendido ricordo la signora della merceria-profumeria. Ora dice: “Restano solo le lacrime”. La signora racconta di quando entravano nel suo negozio con la mamma, e di quanto fossero felici ogni volta che lei regalava giocattoli e palloni. Tiziana era presidente di un ente di formazione, l’Alibi Club. Dario Cianciolo è l’unico passeggero miracolato, un ragazzo di 38 anni, marito di Tiziana e padre di Eliana ed Asia, simpatico e amichevole. Un bravo poliziotto secondo tutti. Un uomo distrutto.