Donna aggredita e ferita in casa| C'è un fermo per tentato omicidio - Live Sicilia

Donna aggredita e ferita in casa| C’è un fermo per tentato omicidio

Il pronto soccorso di Villa Sofia

Il raid in via Empedocle Restivo. La donna è in coma farmacologico a Villa Sofia.

PALERMO – Una notte di terrore per una donna di 84 anni, aggredita nella sua abitazione nella zona residenziale della città. E’ successo in via Empedocle Restivo, dove è stato necessario l’intervento della polizia e di un’ambulanza che ha trasportato l’anziana all’ospedale Villa Sofia in gravissime condizioni.

La vicenda, che aveva inizialmente i contorni di una rapina violenta, è stata ben presto più chiara agli uomini della squadra mobile: quella nei confronti della vittima sarebbe infatti stata una ritorsione. L’anziana si sarebbe infatti accorta che in casa mancavano dei soldi e dei gioielli, sospettando che a rubarli fossero stati alcuni operai che nei giorni scorsi avevano effettuato dei lavori. Avrebbe così contattato la ditta e in via Empedocle Restivo si sono presentate tre persone, un giovane con una donna ed un minore.

Ciò che doveva essere un chiarimento è sfociato in un’animata discussione, poi nella violenza. La donna è stata colpita alla testa e accoltellata con un paio di forbici all’addome  Ha riportato ferite molto gravi anche ad una mano: è stata necessaria l’amputazione di un dito della mano ed è ricoverata in coma farmacologico al Trauma center di Villa Sofia, con prognosi riservata. La polizia stanotte ha immediatamente avviato le ricerche dell’aggressore, fuggito a bordo di una Fiat Cinquecento grigia.

E’ stato poco dopo rintracciato, anche grazie alle indicazioni fornite dalla vittima prima di perdere conoscenza. E’ stato fermato per tentato omicidio dalla squadra mobile guidata da Rodolfo Ruperti, si tratta di Domenico Federico, 22enne incensurato di Belmonte Mezzagno, che ha confessato di avere colpito l’anziana perché in preda ad un raptus.  Al vaglio degli investigatori la posizione delle altre due persone che si trovavano con Federico al momento dell’aggressione. 


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