TRAPANI – Droga, armi, addirittura contatti con ambienti della mafia palermitana di Porta Nuova. C’è tutto questo nell’indagine che ha visto l’arresto di due cittadini tunisini Mongi Ltaief (classe 72) e Lamjed Ben Kraiem (classe 81), fermati a Trapani dagli agenti della sezione di pg della forestale e del nucleo operativo regionale del Corpo Forestale, accusati di importazione trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, del tipo cocaina e eroina.
Insomma, traffico internazionale di droga. I due sono stati catturati mentre si accingevano a lasciare il territorio nazionale, diretti in Tunisia. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Andrea Tarondo. Per bloccarli gli agenti della Forestale hanno usato uno stratagemma: deviando il traffico veicolare sull’A29 all’interno dell’area di sosta Costa Gaia nei pressi di Alcamo, mentre gli stessi percorrevano l’autostrada diretti al porto di Palermo per raggiungere l’imbarco per la Tunisia. I due una volta incanalati all’interno dell’area di Costa Gaia, sono stati bloccati e catturati dagli uomini del corpo forestale in attesa già dalle prime ore del mattino. Il fermo risale allo scorso fine settimana ed è scattato non appena il pm Tarondo ha emesso il provvedimento.
Trapani si conferma punto di arrivo e di smercio della droga. Gli odierni arrestati sono risultati legati ad una donna arrestata dalla Forestale ad aprile, Ilda D’Ambrosio, peraltro trovata in possesso di munizionamento da guerra (una pistola la donna consegnò in una occasione anche a Ltaief): la donna sebbene ristretta ai domiciliari per traffico di sostanze stupefacenti, continuava la propria attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti. Attualmente è detenuta presso la casa circondariale di Trapani. Un filo che porta anche alla potente mafia palermitana di Porta Nuova. La D’Ambrosio è moglie di Gaspare Dardo, recentemente balzato agli onori della cronaca perché pesantemente coinvolto in attività di spaccio di stupefacenti, e per i contatti – definiti dagli investigatori intensi – con alcuni soggetti legati alla famiglia mafiosa palermitana di Porta Nuova.
All’arresto odierno i forestali sono giunti dopo un arresto in flagranza di un suo complice, trovato in possesso di 40 grammi di cocaina, un cittadino algerino Ibrahim Said Ibrahim. Ltaief avrebbe gestito un’ampia rete di vendita di droga, che in alcuni casi contemplava lo scambio di stupefacenti con armi da fuoco, armi che sarebbero finite puntualmente in Tunisia. Ltaief era un esperto. Conosceva bene i meccanismi del traffico internazionale di droga, lui che risulta avere fatto parte della polizia tunisina e di quel gruppo che si occupava dell’antidroga internazionale. A disposizione della magistratura trapanese ci sono intercettazioni, ma anche l’arrivo della droga, nascosta in auto che giungevano a Trapani a bordo dei traghetti da Tunisi, e la sua sistemazione in nascondigli che però i forestali sono riusciti a scoprire. La droga nascosta in auto era così ben celata, grazie alla “professionalità” del Ltaief, da non essere trovata nemmeno dai cani antidroga. Il gps sistemato però sull’automobile del Ltaief permetteva ai forestali di seguirne gli spostamenti sino al nascondiglio che però veniva dagli agenti violato. La droga era stata nascosta in una buca presso un terreno rurale in territorio di Marsala. Le indagini non si sono concluse. Ci sono altri terminali del traffico internazionale di droga che però nel frattempo sono riusciti a farla franca.