PALERMO – I grossisti erano stati gentili. Assieme alla droga consegnarono un regalo all’acquirente. Non per lui, ma per il figlio. Una diavoleria elettronica, di quelle che rendono felici i bambini.
A raccontare il retroscena è stato in un recente verbale Giovanni Vitale, soprannominato il Panda, uomo della droga e del pizzo a Resuttana. La sua carriera criminale è iniziata nel rione in cui è cresciuto, la Guadagna, dove si era specializzato nei traffici di stupefacenti con i napoletani. All’inizio portava in Sicilia solo eroina: “Allora veniva tutto sulle 42 mila euro al chilo compreso… diciamo noi compreso i corrieri, perché noi ci portavamo il corriere per scendere questo.. il primo acquisto mi sembra che il corriere è stato il cugino di Manuela”.
Il fornitore era un tale “Antonio, quello diciamo che era messo a Napoli in quella zona… quello che comandava là questo Antonio…”. Il pentito non ricorda il suo cognome. Era furbo Antonio. Non si faceva vedere mai. Del lavoro sporco si occupavano i suoi ragazzi: “… io a lui non l’ho visto mai questo Antonio… però i ragazzi li vedevo, venivano… una volta mi hanno regalato una X Box per il bambino…”.
Vitale comprava la droga 42 mila euro al chilo e “la vendevamo a 90 mila euro il chilo noi, più della cocaina… io del guadagno mi tenevo sempre 3 mila euro la mia parte… 3 mila euro ogni 10 mila euro”.