Due coltellate al petto del rivale |Arrestato per tentato omicidio - Live Sicilia

Due coltellate al petto del rivale |Arrestato per tentato omicidio

Una lite scaturita per gelosia.

BRONTE. È finita con un arresto per tentato omicidio la storia di gelosia che a Bronte ha visto protagonisti due uomini del posto, entrambi legati alla stessa donna da relazioni già concluse. Per l’arrestato il rivale, nonostante la sua storia con la donna fosse antecedente e finita, sarebbe stato la causa dell’interruzione anche del proprio rapporto. Da qui il disegno di vendetta a cui l’uomo avrebbe dato inizio già da tempo. Sentendosi rifiutato, infatti, diverse sarebbero state le azioni persecutorie messe in atto nei confronti della donna, la quale le avrebbe segnalate alla locale Stazione dei carabinieri senza però mai sporgere denuncia. Ai danni del rivale, invece, alle minacce avrebbe fatto seguire anche il taglio di due pneumatici poche settimane fa. Episodio questo denunciato.

L’epilogo sabato sera in via Santi. L’uomo, C. B., classe ’82 con piccoli precedenti, armato di un coltello a serramanico e protetto dal buio della sera, ha atteso che la vittima facesse ritorno a casa. Nascosto vicino al garage, ha aspettato che il cinquantacinquenne lo aprisse per poi trascinarlo dentro e scagliarsi contro di lui con due fendenti che lo hanno raggiunto sulla parte sinistra del petto. Ferita, la vittima è riuscita a mettere in fuga il suo assalitore prima gridando e poi facendo scattare l’antifurto della macchina. È stato un passante, richiamato dalla richieste di aiuto dell’uomo, a portarlo all’Ospedale Castiglione – Prestianni. Da qui i sanitari hanno avvisato il Commissariato di Polizia di Adrano che ha dunque allertato i Carabinieri della zona. A convergere sul posto gli uomini del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Randazzo, al comando del Tenente Nicolò Morandi, insieme a due gazzelle da Maletto e Maniace e ai militari della Stazione di Bronte, comandati dal Luogotenente Giuseppe Amendolia, che dall’inizio hanno seguito la vicenda.

Il tentato omicida è stato rintracciato nel nosocomio, dove lui stesso si era recato con la propria macchina perché bisognoso di cure. L’aggressore, infatti, durante la colluttazione con la vittima si sarebbe ferito a un dito della mano destra, mentre nella fuga sarebbe inciampato slogandosi una caviglia. Arrivato nel piazzale dell’ospedale, il trentacinquenne ha continuato a inveire contro il rivale, minacciandolo ancora di morte, fino all’arrivo dei militari a cui l’uomo, su richiesta, ha consegnato l’arma che aveva ancora con sé. Arrestato, è ora detenuto nel carcere di piazza Lanza con l’accusa di tentato omicidio, mentre la vittima, a cui sono stati dati dieci giorni di prognosi, non è in pericolo di vita.


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