Otto candidati per due poltrone di sindaco. La partita a Palagonia e Scordia, gli unici due Comuni del Calatino che andranno al voto con il sistema proporzionale, si è definita nelle scorse ore. E, a meno di sorprese dell’ultimo minuto, non ci dovrebbero essere cambiamenti.
I candidati a sindaco a Palagonia
A Palagonia corre, per la riconferma, l’attuale primo cittadino Salvo Astuti. Astuti, da sempre sostenuto da una corazzata trasversalissima (pezzi di centrosinistra, di centrodestra e autonomisti), aveva vinto al ballottaggio del 2017 contro l’allora uscente Valerio Marletta di Palagonia bene comune. Adesso Astuti, dopo cinque anni al governo della città delle arance, dovrebbe annunciare a breve il suo progetto politico: mancano ancora liste e simboli, mentre gli avversari si sono già lanciati nella corsa.
A raccogliere il testimone di Marletta è la candidata Agnese Campisi, seguita da tre liste: Palagonia bene comune, Dipende da noi (che è anche lo slogan della campagna elettorale) e #CambiaPalagonia. Campisi, di professione consulente del lavoro, è appoggiata da Sinistra Italiana e dai Democratici Palagonesi.
L’ex deputato regionale del Movimento per l’autonomia Francesco Calanducci, invece, corre appoggiato da quattro liste civiche: Palagonia rinasce, Palici, Insieme per cambiare e La Palagonia che verrà. A ciascuna formazione, l’aspirante primo cittadino attribuisce una vocazione diversa: parlare ai giovani, occuparsi di ecologia, valorizzare i professionisti del territorio. Calanducci di professione è medico in Chirurgia toracica all’ospedale Cannizzaro di Catania.
Ultimo dei candidati civici per il Comune palagonese è Salvo Filetti, medico anche lui (stavolta odontoiatra), che si lancia nell’agone politico sostenuto da tre formazioni politiche: Voltiamo pagina, Prima Palagonia, Avanziamo insieme per Palagonia.
I candidati a sindaco a Scordia
Il panorama politico nella vicina Scordia è molto simile. Anche lì a fronteggiarsi saranno quattro candidati, tra i quali il sindaco attualmente in carica. L’uscente è Franco Barchitta, eletto nel 2017 dopo avere battuto al ballottaggio la candidata del Movimento 5 stelle Maria Stella Contarino. Cinque anni di governo dopo, anche lui si ripresenta al suo elettorato per la conferma. È la quinta volta che Barchitta, ex dipendente di un Centro per l’impiego della Regione Siciliana, affronta una campagna elettorale per lo scranno più alto del municipio scordiense: prima dell’elezione centrata nel 2017, ci aveva tentato – senza successo – nel 2002, nel 2008 e nel 2013.
A contendergli la carica di primo cittadino c’è, intanto, un candidato giallorosso: Ignazio Gravina è il nome di Movimento 5 stelle, Partito democratico e Insieme per Scordia. Gravina, geometra di 61 anni, ex attivista del Wwf, è tra le file dei pentastellati dal 2015. E adesso, oltre a una civica, lo appoggia anche l’alleato di governo di centrosinistra.
Più a sinistra, invece, si muove Salvatore Milluzzo, con le liste Scordia bene comune e Democratici per Scordia, sostenute da Sinistra italiana. Milluzzo, libero professionista e sindaco di Scordia nel 1993 e nel 2002, ambisce a raccogliere attorno a sé tutti i movimenti di sinistra del territorio partendo da una posizione particolare: è un militante del Partito democratico, che però ha scelto un percorso indipendente rispetto a quello del suo partito, forte di una lunga esperienza nell’amministrazione della sua città.
Giovanna Catalano è l’unica donna di questa corsa: ex assessora ai Servizi sociali e consigliera comuale, dovrebbe essere sostenuta da due liste civiche. Il condizionale è obbligatorio, perché le formazioni che la sosterranno non sono ancora state rese note ufficialmente. Catalano, eletta nel 2017 in una lista civica a sostegno di Barchitta, fa riferimento a Diventerà bellissima, il movimento del presidente della Regione Nello Musumeci.
AGGIORNAMENTO DEL 24/03/2022
Giovanna Catalano, candidata sindaca a Scordia, precisa: “Le liste civiche che mi affiancheranno non avranno simboli di partito. Ferma restando la stima nei confronti del presidente della Regione Nello Musumeci, sottolineo di non essere iscritta a Diventerà Bellissima”.