RIPOSTO – Il 55enne Luciano Valvo, accusato di essere stato complice di Turi La Motta nel duplice femminicidio di ieri, 11 febbraio 2023, a Riposto, non risponderà al giudice per le indagini preliminari. Lo rende noto, con una nota, il legale che lo difende, l’avvocato Enzo Iofrida. Valvo sarebbe coinvolto, secondo gli investigatori, nell’assassinio della 48enne Carmela Marino e della 50enne Santa Castorina.
“Con una velocità certamente straordinaria ma non necessaria è stato notificato oggi – domenica, giorno che non consente di recarsi in visita dal proprio assistito né di visionare gli elementi di accusa a suo carico – l’avviso di interrogatorio per la convalida del fermo”, dichiara Iofrida. L’appuntamento davanti al gip, per Valvo, è stato fissato per lunedì mattina.
“Così l’indagato – aggiunge Enzo Iofrida – non potrà che avvalersi nuovamente della facoltà di non rispondere, come ha già fatto ieri sera davanti al pubblico ministero”. Perciò anche di fronte al giudice Valvo non risponderà. Una scelta in qualche modo forzata dal fatto che non avrà avuto il tempo di confrontarsi con il suo difensore né quest’ultimo avrà avuto il tempo di studiare il caso.
Valvo è stato fermato nella serata di ieri, sabato, perché secondo gli investigatori sarebbe stato a conoscenza dell’intento femminicida di Turi La Motta, ergastolano in licenza premio. Valvo sarebbe stato l’autista della Volgswagen Golf a bordo della quale La Motta è arrivato sul lungomare Pagano, per freddare la prima delle sue vittime: la 48enne Carmelina Marino, conosciuta da tutti come Melina. Subito dopo è toccato a Santa Castorina, 50 anni, assassinata sul marciapiede di via Roma. Dopo i delitti, La Motta si è tolto la vita nei pressi della locale caserma dei carabinieri.